Il solito pezzo che parte per tranquillizzare i tifosi e finisce con la paura che Mendes e il Chelsea possano fare il colpo
Meraviglioso il pezzo che la Gazzetta dello Sport oggi dedica a Rafa Leao, per il quale il Times ha lanciato la suggestione Chelsea, pronto ad offrire 100 milioni per portarlo a casa. La rosea si affanna a tranquillizzare i tifosi nerazzurri: Leao non partirà. Salvo poi riconoscere che se il Chelsea vuole spendere può e che Mendes è l’agente più potente in circolazione.
“Il discorso su Rafa Leao però non può non partire da alcune certezze. La prima: il Chelsea non ha mai chiamato il Milan né ha presentato un’offerta. Secondo: il Milan non ha nessuna voglia di cedere Leao e Rafa in Italia sta più che bene, come ha detto anche recentemente. Terzo: l’operazione porta con sé complicazioni non comuni e, per questo, è realizzabile solo con un affondo nei prossimi giorni, a brevissimo, senza aspettare la volata finale del mercato”.
L’operazione sarebbe complicata per la clausola che deve pagare Leao allo Sporting Lisbona (16,5 milioni) per la rescissione unilaterale del contratto del 2018 e per il 15% a cui a diritto il Lilla sulla rivendita, come da accordo firmato col Milan. Inoltre, Leao ha firmato due procure: una con Jorge Mendes e una con un avvocato francese molto legato al papà di Rafa.
“E allora, tra pretese incrociate e commissioni, è chiaro come una somma vicina ai 35 milioni sia destinata a queste spese… varie ed eventuali. Il Chelsea dovrebbe accontentare tutti e “aggiungere” una cifra per il Milan. Milan che spera assolutamente di restare con Leao e potrebbe capitolare solo con un’offerta XXL, quasi irreale, sicuramente in tripla cifra. Ecco quindi che il Chelsea, per pagare un biglietto di sola andata al miglior giocatore dell’ultima A, dovrebbe investire più o meno 150 milioni. Sostanzialmente, la somma della clausola di Rafa, che per il 2022 è scaduta nella prima metà di luglio e non è più valida”.
Subito dopo, però, la Gazzetta riconosce che ci sono due “variabili”, come le chiama. Due variabili per nulla indifferenti, tra l’altro. La prima è che il Chelsea ha i soldi per completare le operazioni che desidera.
“Boehly è il proprietario del Chelsea, uomo che nella sua prima estate al potere ha interpretato il mercato in modo, diciamo, aggressivo. Se Tuchel chiede e il giocatore piace, si spende. Impossibile, con questi presupposti, fare previsioni lineari: l’imprevisto è sempre possibile”.
La seconda è Mendes.
“Mendes è semplicemente l’agente più potente del mondo e l’uomo che più crede in questo scenario multimilionario. Mendes, da agente legato al giocatore (tradito dalla doppia procura firmata da Leao, ma ancora legato a lui), ha tutto l’interesse a esplorare il mercato e cercare una soluzione oltre i 100 milioni. Mendes ha certamente parlato con il Chelsea e con Rafa, garantendo al Milan che un’offerta arriverà. Come il caso Ronaldo-Juve-United dimostra, non ha paura di costruire l’architettura di un trasferimento pesante nell’ultima settimana di mercato”.
Infine il capolavoro: il training autogeno e la rassicurazione ai tifosi milanisti.
“I milanisti, però, al momento non devono alzare il livello di preoccupazione. Le possibilità che il Chelsea faccia un’offerta storica sono basse”.
Ma non è finita qui. Il problema, per Leao, non è solo una eventuale cessione al Chelsea, ma anche il rinnovo, che richiederebbe un consistente investimento.
“Su quel rinnovo si è scritto tanto e – meglio prepararsi – si scriverà ancora molto. Rafa è legato al Milan fino a giugno 2024 e le questioni legali ed economiche rendono tutto molto delicato. Il rinnovo deve tenere presente i quasi 20 milioni di risarcimento allo Sporting e il fatto che lo stipendio di Leao, per quel motivo, è pignorato per un quinto. Il Milan vuole rinnovare, Leao vuole rinnovare ma non sarà semplice farlo, peraltro con due agenti coinvolti. Risposte attese in autunno, se possibile prima del Mondiale, con il grande iceberg all’orizzonte: la possibilità che Leao, a giugno 2024, si liberi gratuitamente”.