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Problemi di sicurezza e di budget, gli organizzatori delle Olimpiadi di Parigi sudano freddo

Sul Guardian. Le scene della finale di Champions sono ancora fresche, c’è il pericolo che si sfori il budget, manca personale. Per Macron potrebbe essere un tonfo 

Problemi di sicurezza e di budget, gli organizzatori delle Olimpiadi di Parigi sudano freddo
Roma 18/09/2019 - Il Presidente del Consiglio incontra il Presidente francese / foto Samantha Zucchi/Insidefoto/Image nella foto: Emmanuel Macron

Mancano ancora due anni alle Olimpiadi di Parigi, ma gli organizzatori, secondo quanto scrive il Guardian, già “sudano freddo” per i problemi che ci sono: problemi economici e di sicurezza. Macron ha convocato per lunedì un incontro con i ministri per fare il punto sulla situazione. Ha spinto perché fosse Parigi ad ospitare le Olimpiadi per mostrare il meglio della Francia moderna, ma la decisione potrebbe invece rivelarsi un fiasco.

I giornali francesi fanno trasparire le preoccupazioni esistenti. Innanzitutto c’è un problema di sicurezza. Le Monde scrive che proprio questa questione sta già facendo sudare freddo gli organizzatori. Un ex capo della polizia ha dichiarato che i problemi di sicurezza sono “lontani dall’essere risolti”.

Tra l’altro ad aggravare le preoccupazioni ci sono le scene viste in occasione della finale di Chamopions League tra Liverpool e Real Madrid, allo Stade de France, con il rapporto del Senato che ha parlato di molti fallimenti nella gestione dei tifosi presenti, anche da parte della polizia.

Il ministro dell’Interno, Gérard Darmanin ha promesso che “si imparerà la lezione” dal fiasco del 28 maggio ed ha più volte ricordato che lo Stade de France ha ospitato grandi eventi sportivi e concerti senza incidenti gravi per 15 anni. Tuttavia, il ritiro del controverso capo della polizia di Parigi, responsabile dell’ordine pubblico per la finale di Champions League – e il cui approccio pesante alla sicurezza è stato a lungo criticato come eccessivo – è stato accolto con favore. Didier Lallement è stato sostituito da Laurent Nuñez, stretto alleato di Macron.

La sicurezza, comunque, non è l’unica preoccupazione degli organizzatori. Le ricadute della guerra russa in Ucraina hanno causato la carenza di forniture edili essenziali per il villaggio olimpico, mentre l’inflazione dilagante minaccia di far deragliare dal budget di 8 miliardi di euro dell’evento, già quasi 2 miliardi di euro in più rispetto alla stima del 2015, di 6,2 miliardi.

Il Guardian scrive:

“Un rapporto confidenziale diffuso la scorsa settimana e visto dall’emittente pubblica France Info ha avvertito di un rischio significativo di sforamento del budget, affermando che questo autunno dovrebbero essere prese “decisioni forti, difficili e audaci” per frenare i costi dei Giochi. Il rapporto dichiara che “le esigenze di finanziamento sono chiaramente superiori alle possibilità offerte dalla totalità dei flussi di entrate disponibili e dai fondi di riserva per circostanze impreviste”, avvertendo al contempo di “imminenti tensioni di bilancio””.

Il rapporto avverte che alcune delle ambizioni degli organizzatori “dovrebbero senza dubbio essere sostanzialmente ridimensionate” abbandonando “alcuni progetti che potrebbero non essere considerati fondamentali per la realizzazione dell’evento”.

Un altro timore riguarda la carenza di manodopera, per cui sarebbe difficile poter assumere personale in quantità sufficiente: servono 22.000 addetti alla sicurezza e 1.500 autisti di autobus.

Il vicepresidente dell’Ile-de-France, Patrick Karam, lamenta:

“Stiamo procedendo nella nebbia. La mancanza di preparazione è evidente. Non è serio.”

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