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Olivera: «Gioco in difesa ma mi entusiasmo se c’è spazio per attaccare. Mario Rui un punto di riferimento»

«Sono contento di essere qui, il Napoli è un club di livello internazionale. Onorerò la 17 di Hamsik. Cavani mi ha parlato bene di squadra e città»

Olivera: «Gioco in difesa ma mi entusiasmo se c’è spazio per attaccare. Mario Rui un punto di riferimento»
Foto dall'account Twitter del Napoli

«Sono contento di essere qui, il Napoli è un club di livello internazionale, universalmente riconosciuto. Ho visto molte partite del Napoli di recente, l’anno scorso ha fatto molto bene, è arrivato vicino allo scudetto. Vogliamo fare bene, fissare obiettivi vicini, passo dopo passo, non pensare già a fine stagione»

Il Napoli presenta Mathias Olivera, il terzino sinistro che sostituisce Faouzi Ghoulam nella rosa di Spalletti. Proviene dal Getafe, dal campionato spagnolo. Ed è uruguayano. Il Napoli nell’era De Laurentiis era una bella tradizione con gli uruguayani. A Napoli ha preso il numero 17 di Hamsik.

«Gargano e Bogliacino mi hanno parlato molto bene del club. Si tratta di un progetto molto importante. Ho incontrato Cavani in Nazionale, mi ha detto che stavo facendo un’ottima scelta, sia con riguardo alla squadra che rispetto alla città. Il 17? So che è un numero speciale per questa maglia, farò di tutto per onorarlo»

Sull’infortunio che ha avuto in Nazionale.

«Sto bene, grazie a tutto lo staff medico. Mi hanno accolto tutti molto bene. Penso a giocare e a ricambiare questo affetto»

Spiega le sue caratteristiche.

«Mi vedo molto bene in difesa, come terzino, ma ammetto che mi entusiasmo quando trovo lo spazio per attaccare. Quando lo trovo lo colgo. Ma è chiaro che il mio ruolo è principalmente difensivo. Il livello in A è alto, voglio inserirmi bene, passo dopo passo»

Mario Rui.

«Ho parlato con lui, è una grandissima persona. Un punto di riferimento per la squadra. Chi gioca? Per fare bene dobbiamo lavorare di squadra»

Kvara sulla fascia sinistra è l’altra novità a parte Olivera.

«Mi trovo molto bene con Kvara, è un jugadorazo, giochiamo bene insieme. Il mio obiettivo è però conoscere tutta la squadra, capire ogni calciatore cosa ha da darmi»

Il Napoli aspetta da tempo un terzino. In passato è già stato vicino al Napoli?

«Il ruolo di terzino ha molto potenziale, ma devo essere in grado di dimostrarlo sul campo, è quello che ho intenzione di dimostrare. Nel calciomercato girano sempre tantissime voci, ma la conferma ufficiale è arrivata quest’anno»

Al Getafe giocava nel 3-5-2. Può avere difficoltà ad adattarsi nel 4-3-3?

«Personalmente non mi cambia moltissimo. Ho giocato in Nazionale, al Getafae, anche a quattro. L’importante è fare bene»

Più ansia per la prima gara in Champions o per il Mondiale in Qatar?

«Sono opportunità uniche, entrambe. Occorre aspettare che queste si presentino e cogliere il momento. Mi farò trovare pronto per l’esordio in Champions»

Un calciatore a cui si ispira.

«Sinceramente, il primo calciatore che mi viene in mente è Martin Caceres, che ha giocato tanti anni nel campionato italiano. Con rispetto, lo ritenevo molto forte. Theo Hernandez? Ha alcune caratteristiche offensive simili alla mia. Ma penso a fare il mio gioco, ad aiutare la squadra»

Obiettivi.

«Il mio obiettivo principale è aiutare la squadra a fare più punti possibile. E poi certo anche la convocazione per i Mondiali»

Gli chiedono di descriversi.

«Mi è difficile. Diciamo che sono uno che non molla mai, uno pronto a dare tutto per la maglia azzurra. Ho grande ambizione, ho voglia di vincere. E sono una persona adattabile, dentro e fuori dal campo. Generoso? Sì, può essere la parola giusta»

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