ilNapolista

Repubblica: Zaccagni e Lazzari hanno lasciato Coverciano, avevano “mal di vacanze”

In conferenza, Mancini ha sbottato: «Sono rimasto sorpreso, mi sembrava che stessero bene». Forse dipende dal malumore per i troppi convocati e lo scarso utilizzo

Repubblica: Zaccagni e Lazzari hanno lasciato Coverciano, avevano “mal di vacanze”
Roma 19/09/2021 - campionato di calcio serie A / Lazio-Cagliari / foto Image Sport nella foto: Mattia Zaccagni

“Tenuta assieme con lo scotch dopo la botta tremenda del Mondiale mancato e rispedita al tappeto tre giorni fa a Wembley dall’irridente torello dell’Argentina di Messi, l’Italia campione d’Europa si è frantumata ieri, in un pomeriggio afoso a Coverciano che invogliava alle vacanze al mare, pure troppo”.

Lo scrive, su Repubblica, Enrico Currò. La voglia di vacanze si riferisce a Zaccagni e Lazzari, i due giocatori della Lazio che ieri hanno lasciato il ritiro di Coverciano anche in assenza di problemi fisici. Decisione che ha stupito lo stesso ct, Roberto Mancini, che ha dichiarato in conferenza stampa:

«Zaccagni e Lazzari hanno lasciato il ritiro dicendomi che avevano problemi. Sono rimasto sorpreso, mi sembrava che stessero bene».

Currò definisce la comunicazione della Figc “degna della Pravda”. La Federazione li ha semplicemente definiti «indisponibili», senza dare ulteriori spiegazioni.

“In assenza di esami clinici, nemmeno dalla loro società si è capito che cosa avessero i due giocatori della Lazio. Il medico della Nazionale, il professor Ferretti, non ha potuto trattenerli e il sospetto è che gli eventuali dolorini o i mal di testa si possano tradurre in tre parole: mal di vacanze”.

Currò rimanda la decisione della partenza a malumori all’interno del gruppo per i troppi convocati e lo scarso utilizzo.

“L’idiosincrasia per la Nazionale, soprattutto quando è affollata come adesso da quasi una quarantina di convocati per la maggior parte destinati alla tribuna, non è peraltro una novità: ha colpito dallo scorso settembre almeno una ventina di azzurri, anche più illustri di Zaccagni e Lazzari. Fu all’epoca denunciato invano da Repubblica il fenomeno delle partenze a catena, archiviate, in nome della privacy, con la stessa formula («indisponibili») nella nube autocelebrativa dell’Europeo e nell’indifferenza dei club, che ritenevano superflua la permanenza a Firenze degli stipendiati. Mancini si era talvolta arrabbiato (ad esempio con due interisti, risulta), ma aveva sempre scelto la linea morbida. Rimane misterioso, prima della Finalissima con l’Argentina, il congedo di Zaniolo, reduce dallo scontro social a tinte rosa con Zaccagni, e di Kean, vittima del classico dolorino. Ma ieri la pazienza pubblica del ct è finita. Si
era già esaurita quella privata dei due leader della squadra, ora che Chiellini ha lasciato: Bonucci e Donnarumma non hanno mai saltato un raduno, se proprio non erano zoppi”.

 

ilnapolista © riproduzione riservata