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Pif crea il Fantozzi postmoderno con gli algoritmi al posto dei cactus

Su Amazon Prime “E noi come gli stronzi rimanemmo a guardare”. L’algoritmo “lavorare meno e lavorare meglio” finisce col rivelarsi un boomerang

Pif crea il Fantozzi postmoderno con gli algoritmi al posto dei cactus

Commedia agrodolce con venature da science fiction che può vedersi su Amazon Prime questa “E noi come gli stronzi rimanemmo a guadare”, che il regista Pif (Pierfrancesco Diliberto) – aiutato nel soggetto e nella sceneggiatura da Michele Astori –  trae liberamente da un concept “Candido e la tecnologia” del collettivo de “I diavoli”.

Per un terribile contrappasso dantesco il manager Arturo Giammarresi (Fabio De Luigi) viene licenziato in forza dell’algoritmo che ha contribuito a creare per “lavorare meno e lavorare meglio”. Si ritrova quindi nel selvaggio mercato del lavoro dove non riesce a trovare di meglio che fare il rider per la Fubber ed è costretto a dividere il proprio monolocale eco-friendly – comprato per assecondare le manie della compagna radical-chic Lisa (Valerio Solarino) – con il prof di Filologia romanza Raffaello (Pif), che arrotonda facendo l’hater sui social. La solitudine ed il lavoro da sfigati costringe Arturo ad iscriversi ad una app che gli crea una compagna ideale: Stella (Ilenia Pastorelli). Subito seguito da Raffaello…

Finito in questa centrifuga annichilente che crea solo nuove servitù senza futuro, Arturo, sta per rinunciare ed arrendersi quando scopre che l’ologramma Stella potrebbe avere una sua interfaccia reale di nome Flora.

Il film in alcuni tratti sembra un clone postmoderno dei film di Fantozzi ma al posto di cactus aziendali c’è questa diavoleria tutta odierna degli algoritmi, diabolici sistemi di controllo sociale e soddisfazione virtuale che abbiamo creato noi. La musica scelta da Santi Pulvirenti contribuisce alle scelte finali che non sveliamo, ma che indicano una direzione di lotta più che una ricetta di cambiamento. Per chi ha un corpo ed un cervello proprio ed un affetto da difendere. O forse solo per chi riscopre ciò che è…

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