Finito l’applauso per il ricordo del terremoto partono i cori razzisti contro Napoli mentre inquadrano Cannavaro e il vice discutere in napoletano

Non c’è spazio nemmeno più per la collera. Siamo quel che resta di una squadra di pallone. Siamo riusciti a far segnare persino questa Udinese. Success, come Cerri e come Abraham non segnava da tempo immemore. Siamo l’acqua di Lourdes della Serie A.
Pronti via un commosso ricordo del terremoto del Friuli. Finito l’applauso partono i cori razzisti contro Napoli mentre inquadrano Cannavaro ed il vice discutere in lingua napoletana. Tutto così disarmonicamente grottesco.
Lobotka prova a spiegare geometria al vuoto. Non succede niente, ma proprio niente. Davvero niente. Pare ferragosto…
Fine primo tempo: zero a zero.
Alla ripresa sembriamo pimpanti. Cajuste cambia ritmo, Politano piede, Victor con mezza palla ci porta in vantaggio.
Incredibile: uno a zero.
Calzona fa il primo cambio al 75esimo e toglie un incantevole Cajuste per Traoré l’autore del fallo inutile da cui scaturisce il pareggio. Abbiamo capito perché non fa i cambi: Nun ‘e sape ffa!!!
Ostigard perfetto fino al 92esimo ci ha ricordato perché nessuno degli allenatori lo abbia mai schierato… Assurdo.
Abbiano buttato altri due punti. Siamo una barca senza rotta, navighiamo affidandoci alle correnti. Undici partite di fila subendo almeno un gol. Calzona ha avuto la giostra ma non è mai stato capace di inserire il gettone.
Sempre e Comunque
Forza Napoli