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L’Antitrust rigetta gli impegni di Tim e Dazn: «non bastano a garantire la concorrenza»

L’Autorità si prende altro tempo: completerà il procedimento entro il 31 marzo 2023, non entro il 30 giugno 2022. Per gli abbonati niente cambia 

L’Antitrust rigetta gli impegni di Tim e Dazn: «non bastano a garantire la concorrenza»
Milano 25/04/2021 - campionato di calcio serie A / Inter-Hellas Verona / foto Image Sport nella foto: stemma Dazn

Antitrust ha rigettato gli impegni assunti da Tim e Dazn per rimediare a possibili violazioni della concorrenza contestate dall’Autorità ai due operatori: non bastano a fugare i dubbi sulle presunte pratiche anticoncorrenziali che si nasconderebbero dietro il loro accordo.

Sotto la lente, spiega La Stampa,

“l’impossibilità di Dazn di «proporre sconti agli utenti», di «scegliere ulteriori modalità di trasmissione» in termini di dispositivi e di fatturazione in bolletta. L’accordo, poi, ostacolerebbe gli altri operatori di banda larga impedendo loro di «applicare sconti» o concedere ai propri clienti «voucher promozionali»”.

Le società rischiano anche sanzione che potrebbe arrivare, in teoria, fino al 10% del fatturato considerato rilevante.

Da Tim fanno sapere che la società «valuterà le azioni da intraprendere», mentre da Dazn dicono che, «in attesa della comunicazione delle risultanze istruttorie, come ha sempre fatto sin dall’avvio del procedimento», l’operatore tv «continuerà ad agire al fine di assicurare la conformità dell’accordo».

L’istruttoria nei confronti di Dazn e Tim è stata avviata il 6 luglio scorso. Ora l’Autorità ha dichiarato che completerà il procedimento entro il 31 marzo 2023, rispetto alla precedenza scadenza del 30 giugno 2022.

La Gazzetta dello Sport spiega che non cambia nulla per gli abbonati, che potranno continuare a seguire il campionato su Dazn.

 

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