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La “siccità” dei gol su punizione: in 16 anni sono dimezzati e la “colpa” è di difensori e arbitri

L’analisi su El Paìs: gli specialisti sono migliorati, ma in Europa vengono fischiati circa un terzo di falli in meno rispetto a 16 anni fa

La “siccità” dei gol su punizione: in 16 anni sono dimezzati e la “colpa” è di difensori e arbitri
Mg Reggio Emilia 12/12/2021 - campionato di calcio serie A / Sassuolo-Lazio / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Maxime Lopez Fabien

La Liga quest’anno ha fatto registrare il numero minimo di gol segnati su punizione diretta, tra tutti i campionati europei. “E di gran lunga”, scrive El Paìs che analizza il fenomeno in maniera quasi scientifica: una ogni quattro giornate, mentre in Inghilterra, Italia, Germania e Francia se ne segnavano uno ogni due. Ma è un trend che viene da lontano. El Paìs la chiama “siccità”.

Il calo dei gol su punizioni dirette si registra da almeno le ultime 16 stagioni, che sono quelle di cui si occupa Opta, società di analisi dei dati calcistici. Nel 2006-2007 sono stati segnati 145 gol su calci diretti nei cinque campionati maggiori. In quello appena concluso, il 2021-22, solo 87, una differenza del 40%. L’anno scorso era andato anche peggio: 78. “Che cosa è successo?”, si chiede il giornale spagnolo.

“I dati suggeriscono che non è colpa degli specialisti. Non sono peggiorati. Nelle ultime 16 stagioni i tiratori hanno mantenuto un livello di precisione stabile, tra il 4,5% e il 6,5%. Anzi, non solo non sono peggiorati, ma hanno sempre più competenze. In questi anni è leggermente aumentata l’altezza media dei calciatori e quindi delle barriere, che allo stesso tempo hanno subito evoluzioni strategiche. E sono cresciuti i portieri, che pure hanno affinato la loro tecnica. Se segnano con le stesse percentuali significa che sono migliorati di conseguenza anche i tiratori”.

E’ cambiato, molto più semplicemente, che ne fischiano sempre meno di punizioni dal limite. Nelle ultime 16 stagioni, il numero è dimezzato, da 3.210 nel 2006-07 a 1.613 nel 2021-22. In Spagna il calo è stato ancora maggiore: da 771 a 321.

Insomma il problema sono arbitri e difensori. In Europa vengono fischiati molti meno falli rispetto a 16 anni fa, circa un terzo in meno. In Spagna, ad esempio, si è scesi da 14.142 a 10.061, secondo Opta.

U ex arbitro con esperienza decennale come Alberto Undiano Mallenco, dice a El Paìs: “Si può dire che l’arbitro ora è più un tifoso di calcio. Studia di più le squadre, ha più strumenti per prepararsi… L’arbitro ora capisce di più l’essenza del calcio, quando far continuare il gioco, quando fermarsi”.

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