ilNapolista

La Serie A torna a discutere di media company: il piano prevede la creazione di due società

Su Milano Finanza. Una sarebbe titolare dei diritti, controllata al 100% dalla Lega ma con gestione indipendente, l’altra sarebbe aperta all’ingresso di investitori esterni

La Serie A torna a discutere di media company: il piano prevede la creazione di due società
Db Milano 07/12/2017 - assemblea ordinaria Lega Calcio Serie A / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: lega serie A

Secondo quanto scrive Milano Finanza, nel corso dell’ultima assemblea di Lega Serie A, i club sono tornati a spingere per la creazione di una media company che possa gestire i diritti televisivi. Ci sarebbe già una bozza di piano, che prevede la creazione di due newco.

“I club spingono per la creazione di una media company della Serie A. Nel corso dell’ultima assemblea di Lega, diversi dirigenti hanno rappresentato al presidente Lorenzo Casini e all’ad Luigi De Siervo l’urgenza di costituire una società indipendente per la gestione dei diritti televisivi e degli altri asset commerciali del campionato italiano. Fra i presidenti circola già una bozza di piano che, secondo quanto risulta a Milano Finanza, prevede la creazione di due newco. La prima sarebbe una media company a tutti gli effetti, titolare dei diritti, controllata al 100% dalla Lega ma con una gestione indipendente. La seconda consisterebbe invece in una società di distribuzione in grado di accogliere nel capitale investitori terzi”.

In questo modo, a giudizio dei club che propongono tale assetto, spiega il quotidiano finanziario,

“si risolverebbero le problematiche giuridiche e di governance che hanno fatto saltare all’ultimo l’affare da 1,7 miliardi di euro con Cvc, Advent e Fsi. La Serie A potrebbe infatti riallacciare il dialogo con tutti i fondi di private equity interessati alla società di distribuzione, senza perciò privarsi della proprietà dei diritti tv”.

Di fronte al varo della media company, prioritaria per i club, la questione della vendita dei diritti tv nell’are Medioriente-Africa scivola in secondo piano.

“Diversi presidenti non sono convinti in particolare dell’opportunità di vincolarsi per cinque anni con Abu Dhabi, che ha messo sul piatto 28 milioni di euro a stagione”.

Il ciclo dei diritti nell’area Mena si concluderebbe con una stagione di ritardo rispetto alle assegnazioni in Italia e in altri Paesi, che scadranno al termine del campionato 2024-25.

“Per quella data la Serie A dovrebbe aver creato la sua media company e magari anche il tanto atteso canale di Lega”.

Insomma, i club non vogliono disallineare i cicli di assegnazione.

ilnapolista © riproduzione riservata