Sconcerti: la Juve è sempre una cosa a metà, c’è aria di fine ciclo
Sul CorSera. Molti mezzi giocatori nel momento della lotta. L'Inter è al massimo, non si capisce perché sia così lontana dal Milan

Genova 06/05/2022 - campionato di calcio serie A / Genoa-Juventus / foto Image Sport nella foto: Dusan Vlahovic
Sul Corriere della Sera Mario Sconcerti commenta la finale di Coppa Italia vinta dall’Inter grazie anche a due rigori che definisce leggeri.
“Partita difficile da giudicare. La Juve nella gara normale ha fatto di più, specie nel primo tempo. L’Inter ha pareggiato e vinto con due rigori leggeri. C’erano tutti e due, ma i falli erano meno gravi dei danni che hanno procurato. Ho rinunciato da un pezzo a capire i rigori italiani, credo di aver perso la sensibilità degli arbitri, non la capisco più. Per me il calcio è sport dove il contatto non è sempre un peccato, entra nel gioco”.
Nella Juve c’è aria di fine ciclo.
“La Juve ha perso male ma in fondo nettamente. Molti mezzi giocatori nel momento della lotta, l’idea di una squadra che si sta allontanando, uomo da uomo, il senso fisico di un ciclo oggi davvero finito. Non ha avuto fortuna, ma l’Inter ha preteso di più da se stessa”.
“L’Inter è più chiara, ma la Juve è un avversario inusuale, è sempre una cosa a metà, può fare tutto in ogni momento, nel bene e nel male. Stavolta le è andata male. È tempo di ricominciare. L’Inter prende invece il primo titolo concreto della stagione, la Supercoppa non è un torneo, è una partita. È una squadra al massimo di sé. E non capisce perché sia così lontana dal Milan. È ancora una buona domanda”.