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Il ministro francese dello sport finge di scusarsi ma se la prende in maniera subdola col Liverpool

Non da’ risposte sui 2.700 rimasti fuori col biglietto e tira in ballo i precedenti degli hooligans

Il ministro francese dello sport finge di scusarsi ma se la prende in maniera subdola col Liverpool

Il ministro dello Sport francese, Amélie Oudéa-Castéra, ha rilasciato alcune dichiarazioni su quanto accaduto sabato sera all’esterno dello Stade de France, in occasione della finale di Champions League tra Liverpool e Real Madrid, con i tifosi rimasti accalcati per ore per un terribile caos organizzativo che avrebbe potuto sfociare in una tragedia.

«Le indagini della Uefa e dell’ufficio del procuratore di Bobigny stabiliranno l’accuratezza dei fatti e cosa è successo esattamente. Credo che tutti dobbiamo capire. Quello che è emerso dalle testimonianze di tutti è che c’è stata una grande differenza tra il modo in cui il club del Real Madrid ha controllato i suoi tifosi e quello, molto più libero e diffuso, con cui i tifosi del Liverpool erano a Parigi. Ci sono stati un certo numero di comportamenti che non avrebbero dovuto accadere e probabilmente, quello che percepisco in questa fase, una mancanza di supervisione dei sostenitori. Voglio esprimere al Liverpool tutto il mio rispetto. So che ha vissuto alcuni drammi nella storia recente, alcuni momenti difficili con i suoi sostenitori negli ultimi 30 o 40 anni. D’altra parte, abbiamo tifosi del Liverpool che avevano biglietti validi e la cui serata è stata rovinata o che addirittura non hanno nemmeno potuto partecipare a questa partita (2.700 biglietti non sono stati attivati secondo le autorità). Chiaramente dobbiamo loro delle scuse. Posso immaginare il loro dolore avendo il biglietto e non essendo stati in grado di avere accesso a questa finale di grande qualità sportiva. È necessario evitare amalgami. Il Liverpool è un grande club, ha un grande allenatore e diversi grandi giocatori e per questo voglio mostrare loro quel rispetto».

Al ministro è stato chiesto dei biglietti falsi con cui molti tifosi si sarebbero presentati allo stadio, ma lei ha detto di non saperne niente. Potrebbe avere maggiori elementi per rispondere domani pomeriggio, durante la sua audizione sugli eventi accaduti allo Stade de France davanti ai senatori della commissione per le leggi e alla commissione per la cultura, l’istruzione e la comunicazione, insieme a Gérald Darmanin, ministro dell’Interno.

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