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Grassani: «Multiproprietà? È solo la prima frazione di una lunga battaglia legale»

A Radio Kkn. «Potremmo ricorrere ad altri organi oltre che a quelli federali. Juve-Napoli? Speriamo che il provvedimento metta la parola fine sulla regolarità della gara»

Grassani: «Multiproprietà? È solo la prima frazione di una lunga battaglia legale»

Due verdetti che hanno riguardato direttamente o indirettamente riguardato il Napoli sono stati emessi oggi dal Tribunale Federale. Uno ha chiuso il caso quarantene che riguardava l’impiego di Lobotka, Zielinski e Rrahmani nella gara tra Juventus e Napoli a gennaio, prosciogliendo la società, Canonico e De Laurentiis. L’altro ha rigettato il ricorso di Aurelio e Luigi De Laurentiis sulle multiproprietà. Le sentenze sono state commentate dal legale degli azzurri Mattia Grassani a Radio Kiss Kiss Napoli.

Su Juve-Napoli.

«Speriamo che il provvedimento metta la parola fine sulla regolarità della gara e sulla corretta partecipazione dei tre giocatori del Napoli quarantenati in quanto non avevano effettuato la terza dose di vaccino. Nonostante le richieste di un mese di squalifica al presidente e al dottor Canonico e di una sanzione pecuniaria al Napoli il Tribunale Federale ha interpretato correttamente le carte e soprattutto che quei giocatori in bolla, cioè col tampone nel giorno della gara e rientro nel giorno stesso, potevano correttamente partecipare alla competizione al pari dei loro compagni. Adesso la Procura potrebbe anche produrre ricorso, ma noi ci auspichiamo di no perché è una vicenda che si trascina ormai da troppo tempo. Aspettiamo le motivazioni, ma in ogni caso siamo forti della verità dei fatti e delle carte»

Sulla multiproprietà.

«Si tratta solo solo la prima frazione del primo tempo di una lunga partita che potrebbe vedere anche altri ordini oltre a quelli federali, come quello di Garanzia dello Sport presso il CONI e quello amministrativo del Consiglio di Stato, pronunciarsi su un principio di retroattività di una norma che vieta al Gruppo Filmauro il controllo di due club che quando fu acquisito il Bari non prevedeva questa preclusione. De Laurentiis non deve vendere domani mattina, il 1° ottobre 2021 la FIGC ha sancito che la titolarità di due club in due categorie diverse deve essere dismessa entro il 30/6/2024. Questa norma è stata contestata in quanto quando è stato acquistato il Bari la norma prevedeva che finché erano in due categorie diverse i due club potevano essere detenuti. Per questo l’holding Filmauro è insorta, la legge non si può applicare nel senso retroattivo nel tempo. Dopo le motivazioni del Tribunale Federale, verrà sicuramente proposto l’appello fino a 27 giorni dopo le motivazioni. In caso di ulteriore diniego ci sarà l’ultimo grado di giudizio in ambito sportivo al Collegio di Garanzia presso il Coni. Poi ci sono altri due gradi di giudizio in ambito amministrativo, presso il Tar del Lazio e presso il Collegio di Stato dove la Filmauro potrebbe agire se non dovesse avere giustizia. E’ abbastanza evidente che una norma può operare per il futuro e non per il passato. Se io Filmauro mi sono aggiudicato il Bari l’ho fatto sapendo di poter gestire questo club secondo una logica imprenditoriale nella quale non rientra una norma retroattiva»

Non è ancora finito il processo sulle plusvalenze.

«Abbiamo anche l’appello per la presunta plusvalenza che sarà discussa il 17 maggio, infatti la Procura Federale ha impugnato il provvedimento»

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