“L’Arabia Saudita è un partner importante del Regno Unito negli investimenti, nell’intelligence e nella cultura”, ha detto quello che non vuole far giocare Wimbledon ai tennisti russi
Mentre infuria la bufera su Roman Abramovich, il Chelsea dei soldi russi eccetera, il ministro dello sport britannico ha sottolineato alla stampa l’importanza degli stretti legami con l’Arabia Saudita. I diritti umani? Non sono un problema inglese.
I commenti di Nigel Huddleston in sede di comitato ristretto per il digitale, la cultura, i media e lo sport, sono imbarazzanti: “Il rapporto del Regno Unito con l’Arabia Saudita è davvero importante”, ha affermato Huddleston, che ha poi anche affermato che la decisione di consentire al PIF di acquistare il Newcastle è stata presa esclusivamente dalla Premier League ed è rimasta indipendente dal governo.
“L’Arabia Saudita è un partner importante del Regno Unito negli investimenti, nell’intelligence e nella cultura“, ha detto il ministro. “Gli investimenti dell’Arabia Saudita sono benvenuti. Molti, molti posti di lavoro nel Regno Unito dipendono dalle nostre relazioni con i sauditi”.
Tuttavia, lo stesso Huddleston ammette che le sanzioni imposte a Roman Abramovich dal governo e dalla Premier League sulla scia dell’invasione russa dell’Ucraina e dei legami del proprietario del Chelsea con Vladimir Putin hanno alzato il livello morale quando si tratta di nuove acquisizioni: “C’è bisogno di un test molto più solido per i proprietari e i direttori della Premier League”, ha affermato Huddleston. “Puntiamo sull’integrità”.