Il suo stile si basa su corsa e pressing alto. Arrivare a metà stagione significa che non può apportare tutti i cambiamenti che vorrebbe e vederne subito gli effetti

Secondo quanto riporta il Daily Mail, “Ruben Amorim teme che l’incarico al Manchester United sia più difficile di quanto pensasse“.
Leggi anche: Nemmeno Amorim riesce a risollevare lo United, se poi anche Onana combina papere… (Telegraph)
Per Amorim arrivare a metà stagione significa che non può apportare tutti i cambiamenti che vorrebbe
La sua opera di ricostruzione è stata rallentata dalle due sconfitte consecutive contro Arsenal e Nottingham Forest. Per Amorim “è solo la seconda volta che subisce sconfitte consecutive in campionato da allenatore“.
Prima di arrivare al Manchester United, Amorim non aveva perso una partita di campionato in tutto l’anno. “Ma con una squadra in difficoltà, le decisioni impopolari di Sir Jim Ratcliffe e l’uscita del direttore sportivo Dan Ashworth, il portoghese ritiene che il lavoro sia “più complicato” di quello inizialmente previsto“.
Ovviamente Amorim sapeva che lavorare allo United sarebbe stata un’impresa complicata. Ma un volta dentro il mondo United ha capito che le cose sono ancora più complesse. “Il suo stile da allenatore si basa molto sulla corsa intensa e sul pressing alto. Arrivare a Manchester a metà stagione significa che non può apportare modifiche radicali e tutti i cambiamenti che vorrebbe con effetto immediato“.
Ratcliffe: «Il Manchester United è diventato un club mediocre. Servono scelte difficili e impopolari»
Sir Jim Ratcliffe afferma che il Manchester United, club di cui è proprietario insieme ai fratelli Glazer, “è diventato un club “mediocre” che non è più “d’élite” e che dovrà affrontare una delle sfide più grandi nello sport per riportarlo in cima“. Lo ha detto durante un’intervista riproposta dal Telegraph.
Ratcliffe “ha insistito sul fatto che ha dovuto prendere alcune «decisioni difficili e impopolari» e che senza di esse «non cambierà molto», data la portata del «complicato problema» che ha ereditato all’Old Trafford“.
Le parole di Jim Ratcliffe sintetizzate dal Telegraph:
“Lo United è andato alla deriva per un decennio, durante il quale si è accumulata “molta inerzia” e non ci sono soluzioni “facili” o “veloci”. Ruben Amorim non vincerà la Premier League e la Champions League se la squadra non migliorerà. All’Old Trafford l’analisi dei dati “nemmeno esiste”, il club deve essere trascinato nel 21° secolo e la strategia dei trasferimenti deve essere rivista”.
«Il club è andato alla deriva per un lungo periodo di tempo, circa un decennio», ricostruisce Ratcliffe.
«Il Manchester United è diventato mediocre. Non è d’élite e dovrebbe essere uno dei migliori club di calcio al mondo. Era così sotto Ferguson. Ci sono grandi cambiamenti in arrivo per raggiungere lo status d’élite. Ma c’è già stato un enorme cambiamento in questo club. Non è un problema facile da risolvere».
Parlando di risultati recenti, il comproprietario non ha cercato di indorare la pillola. «I nostri risultati non sono stati fantastici e non mi piace dove siamo in campionato. Una delle sfide più grandi nel mondo dello sport è riportare lo United dove dovrebbe essere. È una sfida molto gratificante se ci arriviamo, ma è una strada rocciosa con alti e bassi».