Emery la vince con i cambi. L’Italia fuori dalla Champions, ma è pur sempre prima nel razzismo. Rigore concesso dal Var (non c’è Massa). Nessun distinguo in telecronaca, dicono che è rigore come se nulla fosse
Finisce in goleada allo Juventus Stadium. Il Villarreal, settimo in classifica in Liga, vince tre a zero in casa della Juventus (quarta in classifica e secondo alcuni in lotta per lo scudetto) e la manda a casa, per la terza volta di fila agli ottavi di finale di Champions. Il calcio italiano va a giocare con le bambole e col razzismo. Nell’inciviltà, non ci batte nessuno, possiamo accontentarci. Restano l’Atalanta in Europa League e la Roma in Conference.
La Juventus non ha giocato neanche male, almeno per gli standard stagionali della squadra di Allegri. È probabilmente la miglior partita dei bianconeri che giocano un ottimo primo tempo. Emery si diverte a fare l’Allegri, imposta una partita di contenimento, sa soffrire – soprattutto nel primo tempo – e poi, all’ora di gioco, fa i cambi in attacco per rendere la squadra più pericolosa. E vince la partita segnando tre gol in dodici minuti. Uno a zero su calcio di rigore sacrosanto per un fallo da oratorio di Rugani in area su Coquelin. L’arbitro non fischia subito ma per fortuna al Var non c’è Massa. Trasforma Gerard Moreno appena entrato. Due a zero di Pau Torres su calcio d’angolo. Il terzo ancora su rigore. E ancora una volta, per la terza di fila, la Juventus esce agli ottavi di Champions.
È la legge del contrappasso per i bianconeri. La Juventus gioca un discreto primo tempo. È la squadra che vuole Allegri, in grado di capire i momenti della partita, di accelerare quando ce n’è la possibilità, di alzare il pressing, di verticalizzare. Il gioca passa da Arthur, Danilo e Cuadrado. Nel primo tempo, parata importante – d’istinto – di Rulli su Morata, poi traversa di Vlahovic con un sinistro di prima intenzione da attaccante di razza. La Juve rischia poco, tutt’al più con tiri da fuori area come avviene con Lo Celso nel primo tempo. Poi, nel secondo tempo, va a sbattere e lentamente si affloscia.
Il Villarreal è un avversario solido, di grande esperienza, detentore della Europa League, che in Liga è solo settimo ma resta una formazione ostica da affrontare. Come si dice oggi, fa densità in mezzo al campo. Emery cura molto la fase difensiva, la squadra è impostata sull’architrave difensivo Albiol e Pau Torres, più Capoue a centrocampo. Al momento opportuno, Emery cambia le pedine in attacco e vince la partita. Coquelin conquista il rigore, Moreno lo trasforma. E poi il raddoppio.
Guardare le partite su Amazon Prime fa male alla salute, ricorda a tutti noi che in streaming la qualità è possibile eccome. Immagini nitide, commento tecnico fuori dagli schemi e spesso sul pezzo. Sembra che trasmettano in Italia per scambio: il politichese da prima repubblica non sanno neanche che cosa sia. E addirittura dicono serenamente che quello per il Villarreal è rigore. Senza alcun distinguo, senza ambiguità. I commenti tecnici sono spietati, soprattutto di Evra ma non solo, senza fare sconti a nessuno. Sembra di vivere su un altro pianeta.