Alla Gazzetta: «A volte al Maradona subentra un po’ d’ansia, di braccino corto e le cose riescono meno bene, ma il gioco non manca»
Il rendimento del Napoli va meglio in trasferta che in casa. Al Maradona la squadra di Spalletti ha totalizzato 26 punti, contro i 34 fuori dal suo fortino. La Gazzetta dello Sport intervista sul tema Lele Adani.
«A volte subentra un po’ d’ansia, di braccino corto e le cose riescono meno bene».
Ma le prestazioni non mancano, anche al Maradona.
«Dal punto di vista del gioco, solo il Barcellona ha messo sotto il Napoli al Maradona per 90’. E in Italia, l’Inter per un tempo».
Adani indica uno dei motivi per cui in trasferta il Napoli va meglio in Victor Osimhen: soltanto 2 dei suoi 9 gol sono stati segnati al Maradona.
«Una delle ragioni si chiama Victor Osimhen. La più grande sfida di Luciano Spalletti, per sua stessa ammissione a inizio stagione, era trasformare Osimhen in un attaccante totale e credo che ci riuscirà. Ma a oggi il percorso non è ancora completato».
Le lacune di Osimhen, secondo Adani, pesano soprattutto in casa.
«Negli spazi è devastante, ma nello stretto deve migliorare. Un punto su cui Spalletti sta lavorando è nel gioco associativo coi compagni spalle alla porta, la postura nel ricevere palla, la pulizia nella sponda. Il Napoli era abituato a Higuain e Mertens, che sapevano esaltarsi in situazioni in cui Osimhen, invece, fatica. Per ora, il nigeriano è focalizzato ancora sull’ultimo movimento, quello per andare a fare gol».
Continua:
«La tecnica è la conseguenza della preparazione. E a Osimhen manca la preparazione alla giocata associativa. Ma se c’è un tecnico che può aiutarlo, è proprio Spalletti».
Su Insigne:
«A uno come lui non rinuncerei mai. Per Insigne i prossimi due mesi e mezzo sono i più importanti della carriera. Ha fatto una scelta, quella di andare a Toronto a fine campionato, ma ha fatto sì che le sue responsabilità aumentino ancora di più in questo finale di stagione: è la sua ultima chance per vincere lo scudetto nella sua Napoli e la squadra può riuscirci solo se lui è nella sua versione migliore».