Il Corsport scrive che a comunicare l’esonero è stato l’ad, cioè il legale rappresentante del club. Non è soltanto una scelta estetica: l’intera procedura dell’esonero è stata eseguita in “legalese”

La cacciata di Allegri dalla panchina della Juve ad opera della società ha fatto e sta facendo discutere. Non è tanto la decisione a destare contrarietà, anche se molti tifosi della Juve e non solo non solo d’accordo, ma i modi. Come sottolinea oggi Giorgio Marta sul Corriere dello Sport
“La Juve ha trattato Allegri come un dipendente da allontanare e non come un allenatore con la quale ha condiviso 8 anni insieme: a comunicargli l’esonero ci ha pensato l’ad, cioè il legale rappresentante del club, e non il direttore tecnico Giuntoli. E non è soltanto una scelta estetica: l’intera procedura dell’esonero è stata eseguita in “legalese”, cioè compiendo ogni passo con attenzione ai termini giuslavoristici. Allegri, che ha trascorso la giornata di ieri a Milano con degli amici di Livorno ed è stato avvistato al Ribot, locale con ambiente a tema ippico (a proposito: oggi la sua cavalla Estrosa gareggerà a Roma), ha tempo fi no a mercoledì per contestare i cinque punti. Poi comincerà un’altra partita, ancora indecifrabile”.
Ad Allegri glielo dico io il grazie che la Juventus non ha saputo scrivere
Cari amici juventini, adesso che Massimiliano Allegri è stato scaricato come un Maifredi qualunque siete tutti felici? Adesso che uno degli allenatori più vincenti della Vecchia Signora è stato esonerato ufficialmente “per comportamenti incompatibili con i valori della Juventus”, avete realizzato il vostro obiettivo? Bisogna essere chiari: il grande sogno di un pezzo consistente del mondo Juve, in questi lunghi tre anni, è stato l’Allegriout. Più di qualunque cosa il dibattito, ahinoi, è ruotato attorno alla cacciata di mister Acciuga che è stato irriso da chiunque a prescindere da cosa facesse. L’antiallegrismo è diventato come l’antiberlusconismo. Berlusconi ha spaccato il Paese. Allegri ha spaccato la tifoseria della Juventus ma anche l’intero dibattito sportivo. A leggere certi articoli, sembrava che la guida della Juve fosse stata affidata a un allenatore di terzo categoria.