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Verstappen e quel pazzo ultimo giro ad Abu Dhabi: «Avevo gli spasmi, un altro giro e non avrei vinto»

Intervista del Guardian al campione del Mondo: “Pensavo solo ‘lo dovevo superare e basta’. Ad un certo punto non sentivo nemmeno più il dolore. Ma tremavo”

Verstappen e quel pazzo ultimo giro ad Abu Dhabi: «Avevo gli spasmi, un altro giro e non avrei vinto»
Spielberg (Austria) 04/07/2021 - gara F1 / foto Imago/Image Sport nella foto: Max Verstappen

“Ecco cosa mi passava per la testa”, quando ad Abu Dhabi è partito l’ultimo pazzo giro dell’ultima gara del Mondiale di Formula Uno. Quello del sorpasso ad Hamilton, delle infinite polemiche, dei ricorsi. E per il pilota inglese della Mercedes del silenzio: da allora non ha più parlato. Invece Verstappen fa la cronaca al Guardian di quel giro, di cosa pensava, come stava.

“Era tipo: ‘Devo sorpassarlo. Ho una sola chance. Non finirò secondo’. Ho cercato di esserci davvero con la ripartenza. Stava funzionando tutto bene fino a quando non ho tagliato il traguardo e ho iniziato a sentire i crampi alla gamba. È una delle cose più dolorose che possono succedere perché stai andando a tutto gas per molto tempo. Senti il muscolo contrarsi e diventare come una pallina da tennis. Certo l’adrenalina aiuta perché, se dovesse succedere mentre stai solo camminando, non puoi muoverti. È impossibile. Ma non c’era alcuna altra opzione. Dovevo”.

“Tenendo il gas a tutto gas e sentivo la mia gamba che mi faceva sempre più male. Per fortuna è arrivata la curva cinque e sono andato per il sorpasso. Poi due rettilinei molto lunghi e, nel secondo in cui Lewis si è fatto sotto, sentivo il mio piede che tremava. Non riuscivo a controllarlo perché il muscolo aveva uno spasmo. Il mio piede nell’ultimo settore di gara era così… Se torni indietro leggendo i dati, non vedrai un input dell’acceleratore molto fluido. Urlavo di gioia alla radio ma per tutto il giro il mio piede andava così. Ancora un giro e non avrei potuto finire la gara in quel modo. I livelli di stress erano così alti nell’ultimo giro che probabilmente il tuo corpo reagisce. Ma non puoi arrenderti“.

Verstappen racconta la festa, le emozioni. La reazione di suo padre (“Pensavo potesse morire perché sembrava che stesse per avere un infarto. Era così pallido, era incredibile. Il suo colore della pelle non era decisamente sano”). E dice che per Hamilton deve essere stato brutto, certo. Ma almeno, lui 7 Mondiali li aveva già vinti…

“Per me è difficile immaginarmi in quella situazione, perché non sono un sette volte campione del mondo. Se fossi un sette volte campione del mondo farebbe un po’ meno male… Io stavo lottando per il mio primo titolo, in testa fino all’ultima gara e poi rischiando di perdere tutto all’ultimo giro. Sarebbe stato molto più doloroso“. Da allora lui e Hamilton non si sono più scambiati messaggi e, sottolinea Verstappen, “è abbastanza normale: viviamo le nostre vite e ci vediamo già abbastanza durante le corse”.

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