Primo giorno a Pechino pieno di dubbi: “Devo dosare i carichi sugli sci e in palestra, dando rilevanza al recupero. Peccato”
Sofia Goggia, che non ha potuto portare la bandiera italiana a Pechino come le spettava, sta provando in tutti a gareggiare ai Giochi. Nonostante la bruttissima caduta e l’infortunio al ginocchio di un paio di settimane fa. Arrivata in Cina ha messo gli sci sulla neve e ora deve fare i conti con i dubbi e le paure:
“Oggi è il primo giorno, ho fatto un po’ di campo libero. Devo dosare i carichi sugli sci e in palestra, dando rilevanza al recupero. Non posso garantire nulla, nemmeno la partecipazione alla discesa. Vivo ora per ora, la condizione è quella che è. La confidenza nella velocità è tutto, ho preso due belle cartelle in una settimana. Valuteremo giorno per giorno. E’ chiaro che la spinta c’è, ma essere qui ti mette di fronte a tante problematiche. Per sciare a questi livelli servono fisico, testa e cuore. Parto da tanto lontano, ce la metterò tutta. Grazie agli italiani che mi hanno sostenuto. Arrivo senza peso ma con tanto affetto. Mi spiace non essere la solita Goggia, ma darò il meglio giorno dopo giorno”.