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La grande paura del calcio tedesco: la Bundesliga è diventata noiosa, vince sempre il Bayern

L’analisi della Faz. Il torneo non è più attrattivo, nemmeno per i calciatori. Il calo degli ascolti tv. È un freno la regola che vieta di avere ai privati più del 49% dei club

La grande paura del calcio tedesco: la Bundesliga è diventata noiosa, vince sempre il Bayern
Db Roma 21/10/2014 - Champions League / Roma-Bayern Monaco / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: tifosi Bayern Monaco

La Faz spara a tutta home page la foto del Bayern che festeggia l’ennesimo successo (siamo a nove di fila, quest’anno molto probabilmente si arriverà a dieci) e il titolo recita: Ista das lanweilig! Ossia: è noioso.

L’articolo, ampio, comincia con una dichiarazione di Bernd Hofmann, 71 anni, presidente del più grande club di tifosi del Bayern:

“Noia è un termine forte ma arriva al cuore della questione”. Scrive la Faz che Hofmann continua a pensare a quanto sia stato bello quando il suo club del cuore aveva ancora avversari alla pari.

“Ci sono persone nel nostro fan club che non sanno nemmeno cosa vuol dire perdere”.

Ricorda la Faz che in nessun campionato europeo c’è una dittatura simile. A dire la verità in Italia c’è stata fino a due anni fa.

Secondo il prestigioso quotidiano tedesco la noia si riverbera anche sugli ascolti tv che ovviamente in Germania sono chiari, non come in Italia.

“Sportschau” la trasmissione del sabato sera su ARD ha avuto una media di 4,03 milioni di telespettatori nella prima metà della stagione (erano 4,79 milioni nel pre-campionato). Scrive la Faz che sono

in calo le dirette della Bundesliga di sabato pomeriggio su Sky in pay-tv. Lo scorso anno nella prima parte di stagione c’era una media di 1,89 milioni di telespettatori. Quest’anno la media è scesa a 1,66 milioni.

Per il coordinatore sportivo dell’emittente ARD Axel Balkausky: “L’interesse per il calcio è leggermente diminuito durante il periodo Corona”.

È come se il calcio avesse perso un po’ del suo fascino.

La pandemia ha amplificato la sensazione di distanza. Le lamentele dell’industria calcio, che inonda i suoi calciatori di milioni, e le foto degli stadi pieni, mentre allo matrimoni e funerali erano soggetti a restrizioni, sono costate simpatia al calcio. Non è più alla moda per così tante famiglie pagare 150 euro per assistere a un 2-2 tra Stoccarda e Hertha Berlino.

La Faz scrive che il nuovo ad della Lega si è rifiutato di commentare.

Le entrate della Bundesliga sono diminuite dopo una crescita costante di 15 anni.

E dove non ci sono soldi, non ci saranno nemmeno i campioni. In Bundesliga mancano già i migliori giocatori internazionali. Secondo transfermarkt.de , solo 2 dei 20 giocatori con il valore di mercato più alto attualmente giocano in Bundesliga: Erling Haaland (150 milioni di euro) e Joshua Kimmich (85 milioni di euro). Ed è da vedere se Haaland giocherà ancora al Dortmund la prossima stagione.

La Bundesliga è diventata un campionato vetrina per le squadre della Premier. La Bundesliga recluta principalmente professionisti provenienti da Austria, Svizzera e Francia. Le stelle hanno tutte più di 30 anni: Robert Lewandowski (33), Manuel Neuer (35), Thomas Müller (32), Marco Reus (32), Mats Hummels (33). E nella stagione in corso Dortmund, Lipsia e Wolfsburg sono già stati eliminati dalla Champions.

Non ci sono le stesse condizioni di partenza. C’è troppo dislivello tra le condizioni economiche del Bayern e quelle degli altri club. In Bundesliga vice la regola del 50+1, ossia gli investitori privati non possono avere più del 49% del controllo di un club, impendendo così a singoli grandi investitori di avere il pieno potere esclusivo sulle decisioni della società.

Qualcuno ha chiesto l’abrogazione di questa norma, così da favorire l’ingresso di fondi di private equity e di eventuali stati del Golfo che potrebbero trasformare due o tre club in seri concorrenti dell’FC Bayern.

Fernando Carro, amministratore delegato del Bayer Leverkusen, pensa che la regola del 50+1 sia un ostacolo. “Non è un vantaggio per la competitività internazionale dei club tedeschi e a lungo termine sono prevedibili conseguenze negative per la Bundesliga. Mi piacerebbe vedere una discussione più aperta nel calcio tedesco su questo tema”.

Per Hans-Joachim Watzke, invece, ad del Dortmund, il sistema funziona e lo dimostrerebbe la retrocessione dell’Amburgo.

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