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Cazzullo: Nadal disse “non coltivo inimicizie, mi stancano”

Sul CorSera. Ieri Rafa ha zittito il pubblico che fischiava Medvedev. Una cosa che non succede mai. Vuol dire che è totalmente concentrato sulla partita, sullo sport

Cazzullo: Nadal disse “non coltivo inimicizie, mi stancano”
Melbourne (Australia) 30/01/2022 - Australian Open / Nadal-Medvedev / foto Imago/Image Sport nella foto: Rafael Nadal

C’è stato un momento, ieri, durante la finale del Grande Slam, che il pubblico ha iniziato a fischiare l’insopportabile Medvedev, che ha risposto con un gesto polemico. Nadal, che stava perdendo, ha zittito gli spettatori, difendendo l’avversario. Sul Corriere della Sera, Aldo Cazzullo si sofferma sul gesto di Rafa.

È stato allora che Nadal ha alzato la racchetta, ha zittito il pubblico che lo stava sostenendo, e gli ha chiesto di smettere di infastidire l’avversario avviato verso un’apparentemente inevitabile vittoria. È una cosa che non succede mai”.

Sono tanti i campioni che “si alimentano dell’odio altrui”, scrive, come Ibrahimovic. Nadal no.

“Anche Nadal ovviamente ha delle inimicizie. Una volta litigò con Berdych, ottimo tennista oggi dimenticato, che l’aveva battuto agli Open di Madrid e si era lamentato per il tifo del pubblico. Dopo quella partita, Rafa sconfisse Berdych per diciassette volte di fila. Quando gliel’ho fatto notare, ha risposto: «Ti assicuro che non coltivo inimicizie. Anzi, ho voluto recuperare il rapporto con Berdych, dovevamo anche giocare il doppio insieme. L’inimicizia “me cansa”, mi stanca». Questo non vuol dire che Nadal sia buono (anche se lo è); vuol dire che è totalmente concentrato sulla partita, sullo sport. Che vuole usare ogni energia del suo corpo e ogni scintilla della sua intelligenza per vincere”.

Per lui,

la debolezza, la fragilità, la sfortuna non possono essere rimosse o negate; possono essere trasformate in forza“.

Da ieri è ufficiale, conclude Cazzullo:

“Rafael Nadal è il più grande”.

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