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Calzona: «Se mi fossi dimesso, avrei messo in difficoltà la società. A Castel Volturno solo confronti, è normale»

In conferenza: «Questa squadra non ha la sensazione del pericolo, sembra assurdo ma è così. Gli avversari segnano nel 60% delle occasioni create»

Calzona: «Se mi fossi dimesso, avrei messo in difficoltà la società. A Castel Volturno solo confronti, è normale»
Mp Empoli 20/04/2024 - campionato di calcio serie A / Empoli-Napoli / foto Matteo Papini/Image Sport nella foto: Francesco Calzona

La conferenza stampa di Calzona al termine di Napoli-Lecce 0-0.

Cosa è cambiato dopo la sconfitta in casa contro l’Atalanta?

«L’uscita dalla Champions è stato un contraccolpo. Dover vincere ogni domenica ha pesato tantissimo, non abbiamo avuto la forza di vincere le partite. Abbiamo una media altissima di gol presi sulle occasioni degli avversari. Questo sicuramente ci ha creato dei problemi. Anche oggi abbiamo concesso qualcosa al Lecce, anche se creiamo tantissimo».

Il futuro di questo gruppo.

«I giocatori possono essere adatti o meno adatti, di certo non sono giocatori scarsi. Lindstrom è un giocatore forte, con caratteristiche non adatte a squadre come il Napoli che giocano negli ultimi 30 metri. Magari cambia squadra e si trova meglio. Magari non sono stato in grado di farli esprimere al massimo ma sono giocatori di valore. I nuovi hanno subito fortemente questa situazione. Adattarsi in un nuovo paese e un nuovo campionato è stato per loro penalizzante».

Potevi utilizzare un sistema diverso?

«Ci ho pensato, perché non mi fossilizzo su un modulo. Cerco di mettere i giocatori per fare bene, ma questa squadra non ha grandi caratteristiche per giocare col 4-2-3-1. L’unico che può giocare sottopunta è Raspadori, ma in questo modo limiti Lobotka e poi hai esterni come Politano e Kvara che sono prettamente offensivi. Ti ritroveresti con quattro giocatori offensivi e il solo Anguissa a difendere. Lobotka in quel ruolo andrebbe in difficoltà. Lindstrom fa molto fatica a fare la fase difensiva, ho cercato di adattarmi alle caratteristiche dei giocatori che ho trovato. Avrei giocato anche a tre ma poi c’è l’equilibrio. Il 4-3-3 ti porta ad essere in fase di non possesso più difensivo perché diventa un 4-5-1. Il problema non è stato creare, abbiamo preso tantissimi gol subendo poco. In tre occasioni da rete abbiamo preso uno-due gol, siamo sul 60% di gol segnati in base alle occasioni create dall’avversario. Questa media in Serie A è del 27%. Non sono riuscito a creare un’attenzione tale per non prendere tutti questi gol. Non abbiamo la sensazione del pericolo, questo è assurdo. Non sono riuscito a trasmetterla, purtroppo è così e mi dispiace».

Convinti di aver preparato bene la partita?

«L’abbiamo preparata benissimo, non c’era motivo di andare in ritiro. Il nostro hotel solito è a Pozzuoli e per via delle scosse non volevamo creare problemi. Siccome questi ragazzi sono professionali, abbiamo ritenuto opportuno ritrovarci stamattina. Non è che se vai in ritiro vinci e se non ci vai perdi».

Di Lorenzo perché l’hai sostituito (il capitano è stato fischiato)?

«Ero contento della prestazione di Mazzocchi a Firenze, volevo dare un po’ di spinta a destra nel finale. Pensavo di migliorare la situazione e per quello ho tolto Di Lorenzo anche se ho pensato a quello che è successo in settimana».

Cosa vuole dire ai tifosi?

«Hanno fatto una protesta pacifica, nella mia gestione fino a quando c’è stata speranza di andare nelle coppe ci hanno sempre sostenuto. Non si può dirgli niente, in altri stadi contestano forte, qui è stata molto civile la contestazione».

Ha mai pensato alle dimissioni?

«Perché dimettermi? Perché si dimette un allenatore? Per i risultati, ma posso garantire che la squadra si è allenata sempre benissimo. A Castel Volturno mai polemiche ma solo confronti. Non sono venuto per soldi a Napoli, per quello non vedo motivo. Se avessi visto una squadra che non mi seguiva, allora… ma non è successo niente. Solo confronti, come accade in ogni squadra anche in quelle che vanno bene. Dimettendomi avrei messo anche in difficoltà la società che mi ha scelto”.

Calzona alla fine ha ringraziato tutti i giornalisti.

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