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Atalanta scusaci, abbiamo dubitato di te. 3-0 al Torino e la Roma di De Rossi si fa una bella Europa League

È stata una questione di business, non solo di cultura sportiva. Ma il biscotto è rimasto sullo stomaco ai pompatissimi giallorossi di Daniele

Atalanta scusaci, abbiamo dubitato di te. 3-0 al Torino e la Roma di De Rossi si fa una bella Europa League
Cm Bergamo 25/05/2024 - campionato di calcio serie A / Atalanta-Torino / foto Cristiano Mazzi/Image Sport nella foto: gol Gianluca Scamacca

Atalanta scusaci, abbiamo dubitato di te. 3-0 al Torino e la Roma si fa una bella Europa League.

L’Atalanta vince 3-0, Roma in Europa League

L’Atalanta il biscottone se l’è mangiato sul far della sera. Tra pappine al Torino, quarto posto in classifica e la Roma di De Rossi (caso mondiale di squadra pompata mediaticamente come nessun’altra) giocherà una bella Europa League dopo aver fatto il pieno di insensati elogi. La Roma sarebbe subentrata solo se l’Atalanta fosse arrivata quinta. Alla fine non è stata solo una questione di cultura sportiva ma di business. Sarebbe stato bello avere sei squadre italiane in Champions League ma coìs facendo l’Atalanta avrebbe perso soldi sia in Italia: chi arriva quarto in classifica becca più soldi rispetto a chi arriva quinto. Ovviamente se arrivi terzo (e l’Atalanta può arrivare terza battendo la Fiorentina), ancora di più. E poi c’è il market pool. Più squadre italiane giocano la Champions, meno ricco è il bottino per ciascun club.

Fatto sta che l’Atalanta ha onorato il campionato. E giustamente la Roma in Champions non ci andrà.

Il club cerca l’intesa con Gasperini

Le dichiarazioni alla Rai del tecnico dopo la vittoria dell’Europa League:

Adesso rimarrà a Bergamo?
“Come disse il presidente io sono un po’ pesante, me ne rendo anche conto. Abbiamo sempre l’ambizione di fare qualcosa in più, non è un problema di rapporti è sempre un qualcosa di tecnico che si vuole fare e vogliamo sempre fare qualcosa in più. Rimanere? Devo parlare con il presidente domani, dopodomani. Resto? Adesso facciamo una festa, se uno deve scegliere il momento di uscire è questo, ci pensiamo ma penso di no. Io voglio perdere (ride, ndr.)”.

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