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Teresa Saponangelo e il suo rapporto con Sorrentino: «Gli orfani si riconoscono d’istinto»

Al Fatto quotidiano. L’attrice ha perso il padre da piccola: «Con Paolo ci conosciamo dal 95, gli diedi una mia sceneggiatura e disse “fa schifo”»

Teresa Saponangelo e il suo rapporto con Sorrentino: «Gli orfani si riconoscono d’istinto»
Set of "The hand of God" by Paolo Sorrentino. in the picture Filippo Scotti, Toni Servillo and Teresa Saponangelo. Photo by Gianni Fiorito This photograph is for editorial use only, the copyright is of the film company and the photographer assigned by the film production company and can only be reproduced by publications in conjunction with the promotion of the film. The mention of the author-photographer is mandatory: Gianni Fiorito. Set del film "E' stata la mano di Dio" di Paolo Sorrentino. Nella foto Filippo Scotti, Toni Servillo e Teresa Saponangelo. Foto di Gianni Fiorito Questa fotografia è solo per uso editoriale, il diritto d'autore è della società cinematografica e del fotografo assegnato dalla società di produzione del film e può essere riprodotto solo da pubblicazioni in concomitanza con la promozione del film. E’ obbligatoria la menzione dell’autore- fotografo: Gianni Fiorito.

Il Fatto quotidiano intervista Teresa Saponangelo protagonista del film “È stata la mano di Dio” di Sorrentino. Interpreta la madre del regista.

Lei ricorda che conosce il regista da tempo.

Abbiamo iniziato insieme nel 1995. Era timido, silenziosissimo: stava in produzione mentre debuttavo come attrice cinematografica. Dopo quel film gli diedi da leggere una sceneggiatura e il feedback fu molto diretto: “Fa schifo”. Negli anni successivi ci siamo un po’ persi, poi ho partecipato al provino per The Young Pope ed è andato male.

Gli ha chiesto perché?

Mai.

Saponaro racconta di aver perso il padre da piccola.

Era un marinaio ed è morto in un incidente sul lavoro: è caduto sul rimorchiatore, ha battuto la testa e non è più tornato a casa.

A Sorrentino quando ha rivelato di essere pure lei orfana?

Credo mai. Forse già lo lo sapeva, ma non ne abbiamo parlato.

Possibile?

Non c’è questa grande confidenza. Lo so, è pazzesco, ma secondo me gli orfani si riconoscono d’istinto.

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