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Papa Francesco: «Da bambino mi chiamavano “gamba dura”, non ero molto bravo a giocare a calcio»

A Repubblica: «Mi alzo sempre alle 4 e inizio a pregare. Mi concedo solo una breve siesta dopo pranzo».

Papa Francesco: «Da bambino mi chiamavano “gamba dura”, non ero molto bravo a giocare a calcio»

Papa Bergoglio ha rilasciato un’intervista a Repubblica e a La Stampa in cui racconta la sua infanzia. Tra i suoi giochi preferiti c’era il calcio, il Papa lo raccontò già alla Gazzetta dello Sport tempo fa. Giocava per strada, con la pelota de trapo.

«Mi chiamavano pata dura, letteralmente “gamba dura”: questo soprannome me lo avevano dato perché non ero molto bravo. Allora stavo in porta, dove mi arrangiavo. Fare il portiere è stato per me una grande scuola di vita. Il portiere deve essere pronto a rispondere ai pericoli che possono arrivare da ogni parte…».

Cinque mesi fa è stato sottoposto ad un intervento chirurgico al Policlinico Gemelli. L’operazione non ha cambiato le sue abitudini, racconta.

«Nulla è cambiato nella mia giornata: mi alzo sempre alle 4 di notte e inizio subito a pregare. E poi avanti con gli impegni e appuntamenti vari. Mi concedo solo una breve siesta dopo pranzo».

 

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