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Gravina: «Non mando la Federazione al massacro per il problema della Salernitana»

La conferenza del Presidente FIGC a margine del Consiglio Federale. «Plusvalenze? Anche criteri oggettivi sarebbero confutabili un secondo dopo»

Gravina: «Non mando la Federazione al massacro per il problema della Salernitana»
Db Reggio Emilia 09/04/2019 - amichevole/ Italia-Irlanda femminile / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Gabriele Gravina
Gabriele Gravina, presidente della FIGC, è intervenuto in conferenza stampa a margine del Consiglio Federale, che ha definito ricco di argomenti e di prospettive. Queste alcune delle sue dichiarazioni, così come riportate dai colleghi di Tuttomercatoweb e di TuttoSalernitana.
Sul caso Salernitana:

Non abbiamo assunto nessuna delibera, mi sono semplicemente limitato a leggere il contenuto di un atto notarile che prevedeva l’esclusione della Salernitana in caso di mancata cessione delle quote, ci sono anche le firme dei disponenti e dei trustee. Uno dei disponenti ha richiesto ieri una proroga che però non è prevista nell’atto notarile. Auguriamo alla Salernitana di trovare un acquirente nei prossimi dieci giorni altrimenti c’è l’atto notarile che parla chiaro.

Il rispetto verso la tifoseria e la città l’ho dimostrato da subito, quando a maggio e giugno abbiamo sollevato il problema (e c’era stata chiesta una settimana, poi tre settimane) applicando una norma che tutti conoscevano, a cominciare dal presidente della Salernitana. Un imprenditore sa che c’è il rischio di vincere il campionato, abbiamo accettato uno strumento temporaneo e ho ricevuto anche dei complimenti. Rispetto significa esser anche responsabili e consapevoli. Ti devi porre il problema prima. Sono convinto che in dieci giorni la Salernitana si venderà, non è possibile discutere di una realtà come Salerno che non ha offerte. La mia preoccupazione è dare alla città di Salerno una grande speranza, ho visto gli striscioni, ma non decido in base agli striscioni, non mando la Federazione al massacro perché altri non hanno avuto capacità di affrontare il problema in maniera diversa. Nel caso farò una brutta figura.

La proroga non è contemplata, o entro il 31 arriva una comunicazione ufficiale dei trustee che hanno definito e accettato una vendita con garanzie e preliminari e prendono i 45 giorni per la firma definitiva oppure la Salernitana è fuori. È una situazione sconcertante perché è un tema che andava affrontato prima, eravamo di fronte ad una deroga già dopo la promozione dalla serie D. Ci poteva essere l’esclusione, secondo la norma, già da giugno ma mi sembrava un atto di una cattiveria eccessiva.

Sul rinvio di Udinese-Salernitana:
Quando interviene un’autorità locale è complicato pensare di poter prendere decisioni diverse. Possiamo fare poco di fronte al problema dell’ASL. Di fronte a pochi casi e con una situazione pandemica che lo consentiva si è consentito di giocare. Ora c’è una situazione pandemica diversa rispetto a qualche settimana fa e non si può fare niente. 
Sulle plusvalenze:
 In riferimento alle plusvalenze, ci devono essere dei criteri oggettivi, fermo restando che penso che sarebbero confutati un secondo dopo. I criteri oggettivi di oggi arriverebbero dalle leggi di mercato, che sono di natura soggettiva: nessun tribunale ordinario accetterà un criterio di questo tipo, lo dico oggi così sgombriamo il campo da equivoci. Ci sono altre modalità alle quali stiamo lavorando, ma solo ai fini di valutazioni nostre interne: non possono impattare a livello di bilancio di società di capitali. Tra l’altro le licenze nazionali le dobbiamo mandare alla giunta del CONI, che le manda alla COVIS: io ho ricevuto l’approvazione, sono state ritenute molto stringenti e severe, mi sembra che le modalità attraverso le quali procediamo siano chiare. Le leghe professionistiche, questo è un atto anche schizofrenico, a volte manifestano delle difficoltà, chiedono interventi per salvare il calcio italiano, ci chiedono di andare al governo e poi improvvisamente ritengono che queste cose non si debbano fare. Questa cannibalizzazione la lascio ai soggetti interessati, io devo fare sintesi di tutte le componenti: esistono delle regole e vanno rispettate. C’è un tema: c’è una valutazione politica all’interno del consiglio federale. Ho sentito parlare di aspetti fiscali: la FIGC ha adottato il principio del controllo in determinati periodi dell’anno sul pagamento dell’IRPEF. In altri settori c’è il ravvedimento operoso e si può chiedere la rateizzazione in cinque anni: i nostri presidenti no, devono pagare subito e punto. Se ci sono squilibri nell’ambito dell’economia di mercato che penalizzano le società di capitali io qualche riflessione la devo fare.
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