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La Finanza cerca la carta segreta Ronaldo-Juventus “che non doveva esistere”

Il Corsport: forse il riferimento è all’accordo raggiunto in pieno lockdown per la rinunciava ad alcuni stipendi e al successivo riconteggio

La Finanza cerca la carta segreta Ronaldo-Juventus “che non doveva esistere”
Ph Carlo Hermann/KontroLab

Inchiesta della Procura della Repubblica di Torino sulle plusvalenze della Juventus, con Agnelli Nedved e Paratici (e tre dirigenti) indagati. Nelle intercettazioni si parla di «una carta famosa che non doveva esistere teoricamente». E la Finanza è alla riicerca di questa carta, come scrive anche il Corriere dello Sport.

La caccia della Guardia di Finanza ai documenti relativi agli emolumenti pregressi di Ronaldo partiva anche da una delle intercettazioni, in cui si faceva riferimento a «una carta famosa che non doveva esistere teoricamente». Il che dovrebbe portare (condizionale d’obbligo) a discorsi riguardanti gli accordi individuali che ogni calciatore della rosa bianconera avrebbe dovuto trovare con il club dopo l’accordo raggiunto nel marzo 2020 in pieno lockdown: giocatori e staff tecnico rinunciavano agli stipendi di marzo, aprile, maggio e giugno, ma in caso di ripartenza dell’attività avrebbero poi discusso in buona fede l’integrazione dei compensi nell’esercizio successivo, che sarebbe dovuta ammontare a circa due mensilità e mezza. Si cerca quindi «una carta famosa che non doveva esistere teoricamente», d’altronde il contratto di Cristiano Ronaldo rappresentava un’eccezione senza precedenti per quel che riguarda la storia della Juventus e di tutto il calcio italiano: uno stipendio da circa 31 milioni di euro netti a stagione, circa 10,3 i milioni congelati in quell’occasione e da riconteggiare dopo la fine del lockdown e la ripartenza dell’attività.

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