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Avvenire: ci sono i presupposti perché l’alchimia tra Spalletti e Adl funzioni

La scelta del presidente è una scommessa. Se andranno allo scontro saranno fuochi d’artificio e stracci che volano, ma non è detto

Avvenire: ci sono i presupposti perché l’alchimia tra Spalletti e Adl funzioni

Avvenire dedica un articolo al ritorno in Serie A degli allenatori big: Mourinho, Allegri, Sarri e Spalletti.

“Tornano tutti: riprendono discorsi interrotti, ricuciono storie d’amore dopo strappi violenti, ripartono soprattutto”.

Nell’estate in cui l’Italia ha vinto l’Europeo, scrive Fulvio Zara, la Serie A perde i calciatori che hanno impressionato maggiormente la scorsa stagione: Donnarumma, Hakimi, Lukaku, De Paul e Romero e altri ancora ne partiranno. Non sono arrivati rimpiazzi all’altezza, così sono tornati fondamentali i tecnici.

“Ma se nel nostro campionato la qualità media si è abbassata, di fuoriclasse acclarati non ne sono (finora) arrivati. E così gli allenatori sono tornati ad avere un ruolo centrale. Ancora decisivi, per mancanza di avversari. Ancora gravati dalla responsabilità di vincere”.

Nel massimo campionato ci sono dodici nuovi allenatori in panchina, un record. Le grandi hanno cambiato tutte ad
eccezione di Atalanta e Milan.

Sul Napoli:

“La verità è che ogni allenatore porta in dote un nuovo inizio e in estate tutto è promessa. Così dopo aver sparso rancore gratis per tanti mesi, De Laurentiis ha sbolognato Gattuso e ha consegnato la guida del Napoli a Spalletti. È una scommessa. Tutto o niente, senza vie di mezzo. Se Adl e “Lucio” andranno allo scontro – conoscendo i due caratteri – saranno fuochi d’artificio e stracci che volano ma – chissà – ci sono anche i presupposti perché sorprendentemente l’alchimia funzioni”.

 

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