L’iniziativa è volta a promuovere la cultura del rispetto verso il proprio corpo. Presenti accademici e legali e l’ex campione del Napoli Ruud Krol
“SPORT IN SICUREZZA” è un progetto finalizzato a esercitare solo in Sicurezza un’attività essenziale, primaria e necessaria della vita di ciascuna persona, in specie se nell’età dello sviluppo, lo SPORT, facendola assurgere a strumento educativo e formativo sia sotto il profilo personale che sociale, da realizzare, tuttavia, in piena Sicurezza. Lo SPORT, nelle sue molteplici discipline, non è mai un’attività fine a sé stessa ma ha delle evidentissime implicazioni, peraltro di grande incidenza, sul complessivo benessere psico-fisico della persona, benessere al quale bisogna, quindi sempre tendere.
Ecco perché la pratica dello SPORT deve essere supportata, sempre, dalla certezza che venga effettuata in totale Sicurezza, soprattutto quando la si svolge a livello agonistico, senza chiedere a sé stessi mai nulla di più di quanto il proprio organismo sia in grado di concedere.
Stimolare in chi lo pratica il piacere innato di giocare e fare sport consente di sviluppare ulteriormente non solo questa predisposizione naturale ma anche di trasformarla in una consapevole cultura sportiva in cui la sana pratica sportiva si coniuga con il pensare e l’agire, giacché lo SPORT è una innegabile occasione per testare capacità, trasmettere valori e comportamenti, che coinvolgono, migliorandola, ogni manifestazione del giovane sportivo: sia essa motoria o cognitiva o anche creativa, affettiva o sociale. Praticare SPORT è un punto di partenza e di formazione per l’atleta e per il ragazzo stesso, giacché quando l’atleta smette di “giocare”, resta pur sempre “il ragazzo”, con le sue esigenze ed i suoi sentimenti e soprattutto con la sua vita, sana, arricchita ma non pregiudicata dallo Sport.
Le cronache ci raccontano di tanti sportivi professionisti che sono rimasti gravemente invalidi per una pratica sportiva non in Sicurezza con importanti compromissioni per l’altra vita, quella cd normale, certamente più lunga di quella da atleta agonista. Guardandola da questa angolazione, la pratica sportiva assume una prospettiva più ampia, completa e di fondamentale importanza nello sviluppo del giovane sportivo. Il messaggio che si vuole trasmettere è che gli sportivi praticanti non vadano guardati solo con l’occhio critico di chi deve valutarli dal punto di vista sportivo ma devono essere anche aiutati ad assimilare una cultura del rispetto verso loro medesimi innanzitutto, prima ancora che verso gli altri. Questo evento rappresenta il punto di partenza e di presentazione del progetto.