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“Made in Italy”, dove la produzione americana incontra la magia della Toscana

Film scritto e diretto da James d’Arcy, che fa pensare anche per via delle interpretazioni attoriali. Musica e fotografia sono azzeccate

“Made in Italy”, dove la produzione americana incontra la magia della Toscana

“Made in Italy” il film scritto e diretto da James D’Arcy – disponibile in streaming ed a noleggio su varie piattaforme – sembra a prima vista uno di quei prodotti più commerciali che pensati che uniscono con una produzione americana, Londra, Pienza e Montalcino, sedi delle riprese e della storia. In realtà ad un’analisi più approfondita si rivela un film non inutile che fa pensare anche per via delle interpretazioni attoriali.

Jack Foster (interpretato dal giovanissimo attore irlandese Micheál Richardson) dirige la galleria d’arte della moglie Ruth, ma il suo matrimonio oltre al suo rapporto di lavoro stanno andando a fondo. Jack decide quindi di chiedere a suo padre Robert (Liam Neeson), ex pittore famoso che non dipinge più, di vendere la loro casa di vacanza toscana per potere acquisire lo spazio artistico. I due – oramai degli estranei dopo la morte di Raffaella (Helena Antonio), moglie di Robert e madre di Jack – si recano in questo luogo fatato nelle Terre di Siena ma trovano l’ex Palazzo Pazzini in rovina. Il contrasto tra padre e figlio nasconde in realtà il dramma che ha colpito entrambi: la morte per incidente stradale di Raffaella Pazzini. A quest’eventus damni Jack ha reagito inaridendo la sua vena artistica e cercando di tenere fuori il figlio dall’attraversamento del dolore per la perdita.

Il risultato è che Jack è un’ameba ed il figlio non ricorda niente. Mentre l’agente Kate (la grande Lindsay Duncan) tenta di vendere l’immobile, i due con l’aiuto di Natalia (interpretata dall’attrice saccense Valeria Bilello), una ristoratrice del luogo che ha una figlia ed un rapporto difficile con l’ex marito, cercano di raccontarsi i motivi delle loro azioni. Il film ha belle scelte musicali azzeccate: spiccano “Senza far rumore” di Daniele Silvestri ed alla fine “Romanza” di Mauro Malvasi interpretata da Andrea Bocelli. La fotografia la fanno i pastelli naturali della Toscana. Se uno si sforza può ricordare e forse anche ricominciare…

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