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Pfizer ammonisce l’Italia: “Il richiamo del vaccino va fatto a 21 giorni, non a 5 settimane”

“E’ stato studiato per funzionare così, attenersi alle indicazioni scientifiche”. La Campania è tra le regioni che hanno adottato la raccomandazione del Comitato tecnico scientifico

Pfizer ammonisce l’Italia: “Il richiamo del vaccino va fatto a 21 giorni, non a 5 settimane”

Pfizer, per bocca del suo direttore medico italiano Valeria Marino, prende le distanze dall’indicazione del Comitato tecnico scientifico di somministrare la seconda dose del vaccino a 5 settimane di distanza dalla prima, e non a 21 giorni come indicato dalla casa farmaceutica. Una scelta politica, dettata dalla contingenza che però deroga dal principio scientifico.

“Dati su di un più lungo range di somministrazione al momento non ne abbiamo se non nelle osservazioni di vita reale”, dice infatti a Sky TG24 Marino. “Il vaccino è stato studiato per una seconda somministrazione a 21 giorni”.

I governi cioé non possono scegliere in autonomia se derogare o meno le indicazione della casa produttrice di un farmaco, in questo caso il vaccino. Sono due piani diversi, quello politico e quello scientifico.

“Come Pfizer dico di attenersi a quello che è emerso dagli studi scientifici perché questo garantisce i risultati che hanno permesso l’autorizzazione”.

Intanto molte regioni italiane tra cui la Campania hanno adottato la raccomandazione del Cts e hanno cominciato ad allungare la data del richiamo.

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