Il tecnico del Porto si è sentito relegato ad un ruolo marginale e ha spento il telefono. A pesare, anche l’assenza della Champions
Il Corriere dello Sport racconta la rottura improvvisa tra Sergio Conceiçao e il Napoli.
Alle tredici di lunedì Sergio Conceiçao diventa di fatto il tecnico del Napoli, lo dice Aurelio De Laurentiis (in italiano) al cronista.
Poi, però, ha cambiato idea dopo 24 ore, dichiarando ai media portoghesi che cerca un italiano.
Il presidente, scrive il quotidiano sportivo, aveva anche trattato il lato economico del contratto con gli agenti del tecnico.
“Gli aveva parlato, aveva visto i video delle partite, lo aveva scelto per il suo carattere e il decisionismo, era sceso pure nei dettagli contrattuali (ovviamente) con il management di riferimento, e aspettava semplicemente il momento di annunciarlo”.
A pesare sul dietrofront, continua il quotidiano sportivo, sono stati i dubbi dell’allenatore. E riporta le indiscrezioni provenienti dall’entourage di Conceiçao.
“Il no al Napoli era stato suggerito all’allenatore del Porto da due ragioni: la prima, essere divenuto marginale nella trattativa, affrontata con Jorge Mendes e D’Onofrio; la seconda: la mancata qualificazione in Champions League, che dunque chiudeva una vetrina scintillante. Ahia, ecco le note assai dolenti, anima di una riflessione prolungata che Conceiçao si è concesso, prima di adagiare il cellulare spento sul tavolo”.
