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De Luca: «L’anno scolastico ormai è saltato, perché aprire tutto a un mese dalla fine?»

Il governatore: “Sarebbe stato ragionevole aprire per la prima classe della medie e l’ultima classe delle superiori, e poi basta”

De Luca: «L’anno scolastico ormai è saltato, perché aprire tutto a un mese dalla fine?»

“Ho chiesto ai dirigenti delle scuole superiori di limitare la presenza al 50% se non ci sono condizioni di sicurezza. Nella prima settimana di aprile registriamo nell’Asl Napoli1 189 casi positivi. I contatti scolastici in isolamento sono 3.000”.

Così il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca torna sul tema della scuola, uno dei suoi cavalli di battaglia nella gestione della pandemia. E lo fa ancora snocciolando i numeri del contagio, ribaltando la linea del “ora è il momento di andare avanti” che invece usa per i “settori produttivi”.

“L’anno scolastico ormai è saltato. Sarebbe stato ragionevole aprire per la prima della medie e ultima classe delle superiori, e poi basta. Ma guardo con preoccupazione di tutto ad un mese alla chiusura dell’anno scolastico. Non è cambiato nulla per quanto riguarda i trasporti o il distanziamento. Una quindicina di giorni fa lo stesso governo ha chiesto di bloccare la vaccinazione del personale scolastico. 10 giorni fa ci è stato detto vacciniamo la popolazione carceraria, dopo una settimana di bloccarla, poi di riprenderla…”

“Decidiamo di aprire le attività dopo il 26. Ma si può dire ai ristoratori che si apre fino alle 22? Manteniamo il coprifuoco alle 22, ma se non li vogliamo prendere in giro mi pare ragionevole lasciarli aperti fino alle 23, con il rientro a casa fino alle 23:30, magari con lo scontrino da esibire alle forze dell’ordine. Poi tutti chiuso. Ma per tenere tutto chiuso sarebbe necessario avere il controllo, ma manca. L’Italia resta abbandonata a se stessa. Ancora oggi non trovo l’approvazione di un piano specifico delle forze dell’ordine per il controllo anti-Covid”.

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