Teodor Davidov ha 10 anni ed è diventato virale perché vince all’Easter Bowl giocando il doppio dritto, con la destra da un lato e con la sinistra dall’altro. E serve cambiando mano
C’è il rovescio a una mano, e il rovescio a due mani. E poi c’è il non-rovescio, o doppio dritto. Che nell’era della viralità social è un fenomeno (per ora un po’ da baraccone) ma che in moli stanno descrivendo come una possibile rivoluzione del tennis. Che è nelle mani di un ragazzino bulgaro trapiantato negli Stati Uniti, di appena 10 anni: Teodor Davidov.
S’è fatto notare all’ Easter Bowl, un evento di tennis giovanile organizzato dalla United States Tennis Association (l’USTA) per i migliori talenti del Paese. Ci sono passati Pete Sampras, Andre Agassi, John McEnroe, Jimmy Connors, Lindsay Davenport e Jennifer Capriati, tra gli altri. L’edizione in corso al Barnes Tennis Center di San Diego è monopolizzata dai video di Davidov. Quando la palla va alla sua destra, afferra la racchetta con la mano destra; quando invece va a sinistra cambia mano e colpisce sempre di dritto, con totale naturalezza.
B12s quarterfinalist Teodor Davidov never hits a backhand. Alternates serving left-handed and right-handed too#adidasEasterBowl pic.twitter.com/yWZqmAHURN
— Colette Lewis (@zootennis) March 28, 2021
Davidov è nato a Sofia, in Bulgaria, il 26 agosto 2010, recitano le sue brevi biografie, ma si è trasferito con i suoi genitori in Colorado, negli Stati Uniti, quando aveva un anno e mezzo. Ha fatto i suoi primi tentativi a tennis quando aveva due anni e mezzo, colpendo una palla che pendeva dal soffitto. Ha iniziato a praticare su un campo da tennis all’età di tre anni; A quattro anni e mezzo, lui e suo padre sono diventati membri del Colorado Athletic Club Monaco, dove il ragazzo ha iniziato ad allenarsi. Davidov si è evoluto, ha iniziato a competere in divisioni minori e a sette anni ha vinto titoli in singolo e in doppio al “Little Mo International” di Palm Beach Gardens, Florida, considerato uno dei più importanti tornei della categoria. Insomma, non è un piccolo fenomeno solo per l’unicità del gesto tecnico. Ottiene anche dei risultati. E ora ne parlano tutti.
Davidov non è il primo caso di tennista ambidestro. Ma a differenza dei suoi (rari) predecessori serve con la mano destra sul lato pari e con la sinistra sul lato dispari. Si adatta alle circostanze e ottiene così i migliori effetti con ogni mano. In questo modo per l’avversario è un incubo “leggere” il suo servizio. C’è un tedesco, Georg Israelan, che ha 16 anni ed è il numero 304 nella classifica juniores, che gioca sempre di dritto. Ma serve sempre con la destra.
La russa Evgenia Kulikovskaya ha raggiunto il 91esimo posto del ranking WTA nel 2003, giocando alla stessa maniera. Ne scrisse anche il New York Times. Lo stesso articolo citava il giornalista e storico del Bud Collins, ora deceduto, che ricordava l’italiano Giorgio de Stefani e Beverly Baker Fleitz come altri giocatori senza rovescio. De Stefani è l’uomo che ha ha battuto Fred Perry al Roland Garros 1934, togliendogli di fatto la conquista del Grande Slam (vincere tutti e quattro i Gran Slam nello stesso anno). Un altro esempio, minore, riportato dai media è Nicholas Rosenzweig, 35 anni e 687 del ranking ATP nel 2012.
La rivoluzione, ora, è nelle mani – entrambe – del piccolo Davidov.