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“Fino all’ultimo indizio”, l’ultima creatura di John Lee Hancock

Una storia più psicologica che d’azione, “perché sono le piccole cose che ti distruggono: sono loro quelle per cui ti beccano”.

“Fino all’ultimo indizio”, l’ultima creatura di John Lee Hancock
É un grande thriller “Fino all’ultimo indizio” l’ultima creatura di John Lee Hancock – solo online sulle migliori piattaforme in noleggio premium ed acquisto – che gode di un cast stellare e che forse – in inglese il titolo è “The little things” – si sarebbe potuto meglio titolare con “Falsi dettagli”.
Al centro della narrazione c’è John “Deke” Deacon (Denzel Washington) che è un vice-sceriffo in una Contea vicino Los Angeles. La ricognizione di una prova per l’omicidio di una ragazza lo costringe a ritornare nella città e qui si scontra con il suo passato: si era occupato dell’indagine di un serial killer di giovani donne. Deke è ossessionato dalla risoluzione del caso passato – come il Commissario Ricciardi di De Giovanni parla alle vittime e le ascolta mentre ne scopre il dolore ed il sangue –  ed assieme al detective Jimmy Baxter (Rami Malek) che ha la titolarità dell’indagine losangelina s’imbarca nella risoluzione dei nuovi casi.
I due fanno coppia e credono di avere individuato nel sospettabile balordo Albert Sparma (Jared Leto) il potenziale colpevole dei nuovi assassini: il profilo gli si attaglia, ma manca il classico indizio finale per essere certi della sua incriminazione in giudizio.
L’accelerazione emotiva data all’indagine porta i due in un vicolo ceco che già Deke aveva attraversato nell’indagine originaria con un supremum exitus indentico per entrambi. Non ci sono Angeli nella città e forse i dettagli possono avere valenze bifronti. Gli attori sono bravissimi e la solitamente perfetta musica di Thomas Newman fa da contrappunto ad una storia più psicologica che d’azione.
“Perché sono le piccole cose che ti distruggono: sono loro quelle per cui ti beccano”.
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