“L’aritmetica è un’ossessione, altro che opinione: il quarto posto dista sempre cinque punti, e sono parecchi vista la concorrenza”
Sul Corriere dello sport Antonio Giordano ripercorre il cammino europeo del Napoli di De Laurentiis. Un percorso lungo undici anni, cominciato a Boras – in Svezia – la sera in cui fu venduto Quagliarella alla Juventus e nacque la stella di Cavani. Adesso quel percorso è a rischio. Scrive Giordano:
l’aritmetica finisce per trasformarsi in ossessione, altro che opinione: il quarto posto dista sempre cinque punti, e sono parecchi vista la concorrenza, e la terra di nessuno, quella che butterebbe clamorosamente fuori dal Vecchio Continente, in fin dei conti è appena dietro le spalle, basta mettere il piede in una buca per ritrovarsi scaraventato nel vuoto.
E prosegue:
non potrebbe permettersi di uscire dal Gran Casinò della Champions League, la scintillante Las Vegas del calcio, perché ogni partita sembra una slot machine incantata che concede danaro e benessere.
Altrimenti ci sarà l’Europa League. Ma non è la evenienza.
Oppure, e sarebbe l’ultima strada un po’ sconnessa, certo nuova e comunque priva di richiamo per chi ha pasteggiato spesso a caviale eppure con lo champagne, resterebbe la Conference League: peggio che niente.