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Crisanti: «È una strage inutile. Serve un lockdown duro per garantire gli effetti della vaccinazione»

A La Stampa: «Tutti quei colori per le regioni sono un’arlecchinata. Le varianti potrebbero aumentare la soglia dell’immunità di gregge all’80%»

Crisanti: «È una strage inutile. Serve un lockdown duro per garantire gli effetti della vaccinazione»

«Le misure non bastano. Serve un lockdown vero, duro, veloce e questo vale ancor di più ora che c’è da gestire una campagna di vaccinazione prima che le varianti complichino la situazione».

È l’avvertimento a La Stampa Andrea Crisanti, 66 anni, romano, professore ordinario di Microbiologia a Padova dopo anni all’Imperial College di Londra, è il virologo del modello veneto diventato la bestia nera della Regione guidata da Zaia e pure del governo Conte.

L’Italia sta marciando bene sul fronte vaccinazioni, ma l’obiettivo deve essere quello di vaccinare tutta la popolazione entro la fine dell’anno, anche se non sarà facile e servirà l’impegno di tutti.

«La mia strategia è sempre la stessa: farei un lockdown duro per abbassare i contagi e poi una vaccinazione di massa».

Una soluzione nata dalla necessità di impedire il dilagare delle varianti che potrebbero complicare la vaccinazione per Crisanti. Per adesso la variante inglese non dovrebbe influire “ma col passare del tempo potrebbero esserci altre varianti. Inoltre quella inglese, che si candida a diventare dominante, è difficilmente controllabile e potrebbe aumentare la soglia dell’immunità di gregge all’80%”

Definisce un’arlecchinata la scelta di utilizzare tanti colori per distinguere le regioni in Italia che non hanno fatto altro che lasciar crescere i contagi e le morti

«È una strage inutile che poteva essere evitata. Invece di spendere in banchi a rotelle e bonus vacanze bisognava potenziare il sistema territoriale»

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