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De Luca: “A gennaio faremo un’esercitazione per il piano vaccini anti-Covid”

Il Presidente della Regione Campania: siamo scesi a 180 posti occupati in terapia intensiva, con una percentuale del 26%. Ne usciremo prima e meglio delle altre regioni

De Luca: “A gennaio faremo un’esercitazione per il piano vaccini anti-Covid”

“Si conferma che la Regione Campania alla fine sarà la regione che ne esce prima e meglio delle altre. Abbiamo la percentuale di decessi da Covid più bassa, per ricoveri non abbiamo difficoltà, siamo sotto l’occupazione del 40%. Terapie intensive: siamo scesi a 160 a 180 posti occupati con una percentuale di occupazione sul 26%. Una situazione di ottima tenuta. Altrove i dati sono falsati, con regioni che trasmettono dati inverosimili. Facciamo 25.000 testi veri al giorno, i molecolari, non quelli truffa. Trasmettiamo i risultati dei tamponi con un sms in 24 ore. Viene fuori che ancora una volta stiamo facendo un vero miracolo, più che nella prima fase”.

Così il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel consueto punto su Facebook.

Per la prima decade di gennaio faremo una esercitazione generale per il piano vaccini anti-Covid. Stiamo rifornendo le strutture ospedaliere dei congelatori a -80 gradi, per mettere in piedi il piano straordinario già a gennaio”.

“Gradualmente riapriremo le attività chirurgiche sospese, un po’ alla volta”.

“Sciacallaggio sul problema degli ospedali modulari. Ci sono persone ottuse che chiedono perché non sono tutti occupati. I posti non devono essere tutti occupati. Se fosse così, i prossimi malati li dovremmo mandare in Germania. Il Ministero fissa come soglia di sicurezza di occupazione il 30%”.

Non ci sono più file al Cardarelli e al Cotugno. Nella seconda ondata nessuno è stato messo sui materassini a terra, come ho visto al nord. Non si sono aperti ricoveri nelle palestre o nelle sagrestie. Abbiamo curato con dignità tutti. Chi ha aspettato in macchina doveva. Ma quando da noi ce ne erano 5 in fila, altrove ce n’erano 50″.

“Le decisioni del governo. La nostra posizione è stata molto diversa. Hanno fatto molti errori. Ci sono zone che dovrebbero uscire dal rosso avendo 4-5 volte i ricoveri della Regione Campania, a noi va bene il rigore ma non la speculazione politica. Più rigore c’è meglio è. Abbiamo una percentuale di positivi sui tamponi sotto il 10%, sono il frutto della chiusura anticipata delle scuole e di tutte le ordinanze di maggior rigore che abbiamo adottato”.

“E’ aperto tutto, tranne i negozi per adulti e di calzature. Era consentito di spostarsi in un altro comune anche per andare dal parrucchiere. Abbiamo dovuto scontare anche un po’ di guerriglia urbana, fatta da chi è un delinquente o non ha capito che serve il rigore”.

“La nostra proposta era di chiudere tutto a ottobre. Devo dire che in questo caso condivido a pieno le misure del governo per le feste. A cominciare dalla limitazione negli spostamenti. Qui sarà vietato andare nelle seconde case”.

“Quando abbiamo chiuso le scuole, la domanda ai genitori era: è d’accordo con la chiusura anticipata, sì o no? Il 99% risponderebbe no. Ma la domanda era sbagliata. Quella corretta doveva essere: è giusta la chiusura nel momento in cui sono stati rilevati 300 positivi in questo plesso scolastico? Il 99% avrebbe detto che era giusto. Ora dobbiamo fare la stessa domanda per le feste: è giusto viverle in maniera sofferta? Così diremmo tutti di no. Ma è giusto avere questa sofferenza sapendo che se facciamo un pranzo poi 30 parenti non conviventi, i nonni, a metà gennaio li dovremo portare in terapia intensiva? E’ giusto fare un sacrificio per evitare che per un momento umanamente sentito poi dobbiamo scontare a gennaio un nuovo picco di esplosione del contagio. Se non siamo rigorosi oggi, col picco influenzale, una situazione drammatica”.

“Non abbiamo bisogno di avere lezioni, siamo tutti maggiorenni e vaccinati, e sappiamo che dobbiamo avere comportamenti rigorosi”.

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