Secondo il medico del 118 il paziente aveva una saturazione di 95 ed era in buone condizioni, ma mezz’ora dopo è morto nel pronto soccorso dell’ospedale
Il coronavirus miete sicuramente meno vittime oggi che a marzo e aprile, ma continua a farlo, come nel caso del 70enne che non ce l’ha fatta questo week end, come racconta Repubblica Napoli
La sua odissea comincia sabato quando il medico lo visita e, nonostante le buone condizioni, suggerisce il ricovero per l’età e le patologie pregresse, diabete. Il paziente avrebbe rifiutato un primo ricovero, ma poi sabato, visto l’aggravarsi della situazione sarebbe stato allertato il 118.
F. S. è stato portato al Pellegrini. Ma quando l’equipaggio è arrivato non c’erano più posti a disposizione, anche perché il paziente era classificato in codice giallo. Da qui l’attesa, di circa un’ora, prima del trasferimento al Cotugno quando è arrivato il via libera dalla centrale operativa
Al suo arrivo al Cotugno, secondo le dichiarazioni del medico del 118 il paziente aveva una saturazione di 95 ed era in buone condizioni, ma mezz’ora dopo è morto nel pronto soccorso dell’ospedale.
Questa la nota diramata dall’azienda ospedaliera dei Colli
“Il paziente, di 70 anni, diabetico e iperteso e con altre comorbidità, è arrivato in condizione gravissime ed è stato assistito, senza alcuna attesa, dal personale sanitario. Presentava una saturazione molto bassa ed è stato sottoposto a emogasanalisi e altri esami che hanno confermato il grave quadro di insufficienza respiratoria. Immediatamente gli sono stati somministrati ossigeno ad alti flussi e terapia steroidea e sono stati allertati i rianimatori, ma il quadro di insufficienza respiratoria è peggiorato ed è stato necessario ricorrere a manovre rianimatorie per circa un’ora senza, tuttavia, riuscire a ristabilire la funzione cardiorespiratoria”.