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Mancata zona rossa Alzano, indagato il direttore generale della Sanità lombarda

Sul Fatto. Ieri la Guardia di Finanza ha acquisito documentazioni e supporti informatici negli uffici della Regione Lombardia, dell’Azienda sanitaria territoriale e dell’Istituto Superiore di Sanità 

Mancata zona rossa Alzano, indagato il direttore generale della Sanità lombarda

Sul Fatto Quotidiano l’inchiesta della Procura di Bergamo sulla mancata zona rossa ad Alzano Lombardo nel pieno dell’epidemia Covid, a febbraio. Ieri la Guardia di Finanza si è presentata negli uffici della Regione Lombardia, dell’Azienda sanitaria territoriale e dell’Istituto Superiore di Sanità per acquisire documenti e supporti informatici necessari per ricostruire cosa successe a febbraio 2020, in particolare nell’ospedale di Alzano Lombardo.

I finanzieri sono entrati negli uffici dell’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, che però non risulta indagato. Iscritti nel registro degli indagati, invece, (per epidemia colposa e omicidio colposo) i dirigenti del suo assessorato. In particolare, il direttore generale della Sanità lombarda Luigi Cajazzo, l’allora suo vice, Marco Salmoiraghi e una dirigente dell’assessorato, Aida Andreassi. Oltre a loro, anche i vertici della Asst Bergamo Est, ovvero il direttore generale Francesco Locati (ora in pensione) e il direttore sanitario Roberto Cosentina.

Ispezioni anche negli uffici dell’Iss di Roma. I militari della Guardia di finanza hanno acquisito i contenuti del cellulare e le email del presidente, Silvio Brusaferro (non indagato).

 

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