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L’allarme degli anestesisti: «Se si continua così, in meno di un mese al Sud terapie intensive sature»

Sul CorMezz. In Campania, il 15,5% dei posti letto di terapia intensiva sono occupati da pazienti Covid, con un incremento, rispetto alla settimana precedete, del 3,1%.

L’allarme degli anestesisti: «Se si continua così, in meno di un mese al Sud terapie intensive sature»

Sul Corriere del Mezzogiorno, l’allarme lanciato da Alessandro Vergallo, presidete dell’Associazione rianimatori ospedalieri italiani:

«Se l’andamento dei casi di infezione da Sars Cov 2 continuerà con i ritmi ed i numeri attuali, e senza misure di ulteriore contenimento, stimiamo che in meno di un mese le terapie intensive nel Centro-Sud, soprattutto in Lazio e Campania, potranno andare in sofferenza in termini di posti letto disponibili. Siamo molto preoccupati per le regioni meridionali, dove rileviamo una maggiore impreparazione a far fronte ad un eventuale peggioramento della situazione».

Mentre l’Unità di crisi regionale continua a smentire che la situazione sia preoccupante.

Secondo il report settimanale Altemps, però, a cura dell’alta scuola di economia e management dei sistemi sanitari dell’Università Cattolica di Roma, che analizza il tasso di saturazione dei posti letto di terapia intensiva sui nuovi posti letto attivati, le regioni con il tasso di saturazione più alto son Liguria, Campania e Sardegna. In Campania, il 15,5% dei posti letto di terapia intensiva sono occupati da pazienti Covid, con un incremento, rispetto alla settimana precedete, del 3,1%.

Confrontando il tasso di saturazione dei posti letto di terapia intensiva al 20 marzo, quando si è raggiunto il picco dell’epidemia e quello al 6 ottobre, le uniche regioni che registrano tassi di saturazione molto vicini a quelli della fase emergenziale sono Campania (12% rispetto al 9%), Lazio (8% contro il 6%) e Sardegna (11% contro l’8%).

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