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Facci: “Speranza non si è occupato del virus perché stava scrivendo un libro”

Su Libero fa a fette il ministro della Salute: «Si intitola “Così guariremo”, ora Feltrinelli l’ha bloccato. Non è una pubblicazione post-datata, è una figura di merda»

Facci: “Speranza non si è occupato del virus perché stava scrivendo un libro”

Su Libero, Filippo Facci si diverte a, come si dice in gergo, “perculare” il ministro dello Sport Roberto Speranza, fresco autore di un libro dal titolo “Perché guariremo” la cui vendita è stata però bloccata dall’editore, Feltrinelli. Avrebbe dovuto essere disponibile al pubblico da giovedì, invece è arrivata la nota di Feltrinelli:

“Subirà un ritardo nella data di messa in vendita”

Senza alcuna spiegazione. E poiché il libro era già arrivato nei magazzini dei librai, l’editore aggiunge:

Invitiamo i librai a non rendere il libro, ma a tenerlo nei propri magazzini, fino a quando, auspicabilmente in tempi brevissimi, verrà comunicata la nuova data di messa in vendita”.

Il problema è che con l’aumento vertiginoso dei contagi, ovviamente, il libro di Speranza diventava clamorosamente fuori luogo.

Facci ne ricava tre considerazioni. La prima: il ministro della Salute, la carica governativa responsabile della programmazione del prossimo futuro sanitario

escludeva che in questo periodo potesse esserci una recrudescenza dei contagi, ipotesi ventilata (da mesi) anche dall’ultimo immunologo di Barletta”.

La seconda: poiché per scrivere un libro non bastano pochi minuti ma occorrono settimane,

“significa non solo che Speranza non ha previsto la notevole impennata delle ultime settimane, ma non l’aveva neanche prevista nei mesi scorsi, mentre pure – vogliamo pensare – si documentava per il libro nonché, in second’ordine, perché era suo dovere: essendo lui – circola voce – il ministro della Salute”.

La terza: ecco perché in tutti questi mesi Speranza non ha fatto niente, scrive Facci.

“ecco perché non sono state formate delle equipe, né predisposto personale, né preservati degli ospedali «puliti» dove indirizzare chi non era malato di Covid e non voleva beccarselo nei focolai ospedalieri: non se n’è occupato perché stava scrivendo un libro“.

Il libro, purtroppo, è arrivato sul mercato nel momento più sbagliato. Facci conclude:

Ma fidatevi, non è una pubblicazione postdatata: è una figura di merda. Circola pure un’anticipazione del libro, testuale: «Nessuno di noi potrà dire “non lo sapevo”. Non possiamo più permetterci di essere colti disarmati di fronte alla violenza di una eventuale nuova pandemia». Un consiglio a Speranza: a questo punto giochi sulle parole. «Perché guariremo»: perché prima ci ammaleremo”.

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