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De Luca: “Oggi 2280 nuovi casi positivi. Procederemo verso la chiusura di tutto in Campania”

oggi siamo ancora in tempo abbiamo una situazione pesante ma non alla tragedia, ma siamo a un passo dalla tragedia. Io non voglio trovarmi di fronte ai camion militari che portano centinaia di bare.

De Luca: “Oggi 2280 nuovi casi positivi. Procederemo verso la chiusura di tutto in Campania”

Dopo l’appello al Governo per chiedere il lockdown, il Governatore della Campania in diretta Facebook annuncia che si va verso la chiusura di tutto

«Siamo chiamati a prendere decisioni forti per fare fronte a una situazione pesante. Ogni giorno che passa rischia di aggravarsi e credo che non ci sia più un ora di tempo da perdere e anche l’ordinanza che entra in vigore da oggi è già superata dai numeri del contagio di oggi. Dobbiamo decidere oggi e non domani. Procederemo verso la chiusura di tutto, avevamo immaginato una chiusura parziale ma non basta. Propongo un lockdown per l’Italia e deciderà il governo. Per noi decideremo noi a breve. Dobbiamo bloccare la mobilità come abbiamo fatto a marzo tentando di difendere per quanto possibile le attività produttive. Perché oggi? Perché oggi siamo ancora in tempo abbiamo una situazione pesante ma non alla tragedia, ma siamo a un passo dalla tragedia. Io non voglio trovarmi di fronte ai camion militari che portano centinaia di bare. Non siamo garantiti fa nessuno che questo non avvenga se non falla nostra responsabilità e dalle decisioni che prendiamo da subito»

Il presidente mostra una Tac polmonare per un malato di Covid di 37 anni che è stato ricoverato al Cotugno, evidenziando che le immagini mostrano che in grande parte il polmone non funziona più

«Stiamo parlando di cose di una gravità estrema, di fronte alle quali a nessuno è consentito più di sottovalutare né di scherzare.

Queste sono le immagini di una festa che si è tenuta a Bagnoli solo domenica scorsa, ragazzi senza mascherina che non hanno rispetto e queste sono le immagini che ritroviamo fuori ai locali la sera e fuori alle scuole e sono queste che hanno portato a una diffusione enorme del contagio, per cui oggi dobbiamo prendere decisioni per bloccare il contagio. Dobbiamo chiudere tutto per un mese, per quaranta giorni. Credo che in Germania stiano adottando questo sistema e poi magari se la situazione torna sotto controllo si può cominciare a riaprire, ma è chiaro che senza decisioni drastiche non si può andare avanti»

«È vero che abbiamo un alto numero di asintomatici per il momento. Ma rispetto a marzo non andiamo verso la primavera-estate ma verso l’inverno, quindi abbiamo elementi in più che rendono la situazione assolutamente  prevedibile e avremo un aggravamento della situazione»

Dal punto di vista sanitario

«Abbiamo eliminato le prestazioni non essenziali e potenziato il numero di posti letto e terapie intensive, ma non basterà. Con questo ritmo nessun tipo di nazione potrebbe reggere dal punto di vista sanitario.Abbiamo dato indicazione di mandare a casa tutti, anche i pazienti positivi che hanno solo una linea di febbre perché non possono occupare letti. Chiedo i medici di medicina generale a filtrare i pazienti che hanno pochi sintomi e che devono essere seguiti dalle Asl, quando ce la fanno, o dai medici di base. Dovremmo coinvolgere le strutture private per dedicare le strutture pubbliche ai pazienti più gravi e comunque a quelli Covid»

Su tamponi

«Abbiamo avuto un aiuto importante dai laboratori privati nell’ambito dei quali c’è sempre un 10% di persone scorrette. Abbiamo ancora tempi troppo lunghi soprattuto per comunicare i risultati dei tamponi, nel corso della prossima settimana avremmo a disposizione altri 5 laboratori per fare i tamponi, ma la cosa più importante è dare i risultati in tempi rapidi. L’obbiettivo è quello di dare un esito entro 12 ore.

I cittadini sono tenuti a fornire il numero di cellulare corretto, nei mesi passati è capitato che alcuni non rilasciavano l’indirizzo giusto o davano i numeri di telefono sbagliati»

Sui laboratori privati

«Dobbiamo rivolgerci ai laboratori privati accreditati, ci sono alcuni autorizzati ad effettuare i tamponi e sono solo quelli presenti sul sito della Regione. Abbiamo registrato in qualche caso due comportamenti scorretti da parte di laboratori privati. I laboratori hanno l’obbligo di segnalare i casi positivi all’Asl, ci è stato segnalato che alcuni laboratori, su richiesta di cittadini positivi ma asitomatici chiedono che non sia comunicato all’Asl il risultato, abbiamo chiesto aiuto ai Carabinieri e ai NAS per fare controlli, se ci sono laboratori che fanno questi giochi, i titolari vanno in galera. Poi per fare presto qualche laboratorio privato anziché fare il tampone molecolare, fanno i tamponi rapidi antigenici che danno  i risultati in temi rapidi ma non sono efficaci, c’è anche qualche laboratorio che mette insieme 10 tamponi e poi se esce il positivo approfondisce. Non va bene»

De Luca ha concluso facendo appello alla responsabilità di tutti

«È un momento difficile, cerchiamo di affrontarlo da persone responsabili. È possibile che chiudendo oggi per Natale potremmo riaprire alcune cose. Dobbiamo affrontare queste scelte sapendo che in questo momento di guerra siamo tutti parte di un’unica famiglia e dobbiamo essere consapevoli di questo»

Questi i dati forniti dall’Unità di Crisi della Regione Campania: sono 2.280 i positivi del giorno, di cui 100 sintomatici e 2.180 senza sintomi, su 15.801 tamponi processati (14,4%). 12 i nuovi decessi, che comprendono anche alcuni non conteggiati negli ultimi due giorni, mentre i guariti sono 194.

Si fa più critica la situazione dei posti letto: in terapia intensiva sono occupati 98 su 227, in degenza ordinaria sono addirittura 1.090 su 1.114.

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