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Cairo un altro padre costituente: “Il protocollo dovrebbe prevedere cosa fa l’Asl”

Cairo transformer, prima costituzionalista poi epidemiologo( come Mancini): “Ero favorevole al lockdown, ma ora è fondamentale procedere con la vita”

Cairo un altro padre costituente: “Il protocollo dovrebbe prevedere cosa fa l’Asl”

Dopo Mancini, ecco Cairo un altro padre costituente. Ormai il fronte che cerca di rivoluzionare la gerarchia delle fonti del diritto italiano, fa giurisprudenza a sé.

Il presidente del Torino è intervenuto nel dibattito (perché è incredibile, ma c’è davvero un “dibattito”) sul diritto o meno delle Asl di gestire la pubblica sanità al posto del famigerato protocollo del calcio. E ha sancito, non citando il suo mentore Mancini, quanto segue:

“Il protocollo è stato lungamente discusso, poi se ci sarà qualcosa da fare per emendarlo può essere fatto ma finché non viene fatto va rispettato. Può essere rivisto ma in piccola parte“.

Il protocollo viene concordato da Governo, Cts e organismi sportivi, tutto questo dovrebbe prevedere cosa dovrebbero fare le Asl. La cosa che va fatta è di cercare di attenersi al protocollo che vale per tutti. Io a Genova non avrei voluto giocare contro una squadra decimata, ma ho chiesto venisse creata una regola valida per tutti”

Poi Cairo durante il Festival dello Sport al Teatro Piccolo di Milano, s’è spogliato della tonaca, ha infilato il camice e ha dettato il suo autorevole parere da epidemiologo:

Ero favorevole a marzo al contenimento, al lockdown e alla chiusura, poi però la vita deve andare avanti, altrimenti se si ferma le cose saranno ancora peggiori. È fondamentale procedere”.

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