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Villani: «I ragazzi vanno educati al rispetto delle regole a scuola. Tutti devono fare la loro parte» 

A La Stampa: «Finora i genitori hanno misurato la temperatura ai figli che escono di casa. Continueranno a farlo. Pensare che li manderanno sui mezzi pubblici o nelle aule con la febbre sarebbe di un’irrazionalità pazzesca»

Villani: «I ragazzi vanno educati al rispetto delle regole a scuola. Tutti devono fare la loro parte» 

Su La Stampa un’intervista ad Alberto Villani, presidente nazionale della Società italiana di pediatria. Il tema è la riapertura delle scuole.

«La realtà è questa: se fino all’anno scorso le scuole si aprivano con mille problemi, quest’anno ce ne sono duemila. È il risultato di anni e anni di disinteresse per i bambini e le scuole. I dirigenti scolastici stanno facendo il possibile per sistemare il sistemabile e io provo ammirazione nei loro confronti».

Le scuole andavano riaperte, sostiene Villani.

«Era necessario. Anche se ci sono problemi, nel giro di qualche settimana si arriverà a una situazione di normalità e potranno rimanere aperte se tutti faranno la loro parte. E, quando dico tutti, intendo proprio tutti».

Sulle mascherine promesse dal governo, che ancora mancano in diverse scuole.

«In assenza di mascherine è opportuno che ognuno ne abbia comunque una per garantire la protezione delle vie aeree. Meglio avere una mascherina di comunità che non averne proprio».

Villani dichiara:

«La scuola è un posto dove sono state stabilite regole precise: se saranno rispettate è il luogo più sicuro che ci possa essere, molto più di tanti bar o ristoranti, per la cura, il controllo e il senso di responsabilità di chi la frequenterà. Sarà anche una grande occasione educativa per studenti e genitori. Rispettare le regole è una necessità: su questo i ragazzi vanno formati».

Sulla temperatura misurata a casa:

«Finora chi ha misurato la temperatura ai figli che escono di casa? I genitori. E i genitori continueranno a farlo. Possiamo pensare che li manderanno in giro sui mezzi pubblici o nelle aule con la febbre? Sarebbe di un’irrazionalità pazzesca. I genitori hanno la responsabilità sanitaria dei figli: se alcuni si sottraggono impareranno a farlo. Non mi sembra il caso di iniziare a prevedere deleghe di responsabilità verso altri».

Sui certificati medici per i ragazzi.

«Stiamo cercando di lavorare su una tipologia di certificazione che permetta di certificare lo stato degli studenti ma deve essere chiaro che si tratterà di una fotografia che rappresenterà la situazione esistente, rilevando quindi che non ci sono segni di contagio in atto ma non potremo escludere che possa apparire
in seguito».

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