L’epidemiologo Vittorio Demicheli al Giornale: «Il rischio non risiede nella scuola in sé, ma nella quantità di persone che si muoveranno per andare a scuola e nella moltiplicazione di contatti. La prima regola è il buon senso»
Sul Giornale un’intervista a Vittorio Demicheli, epidemiologo e direttore sanitario dell’Agenzia di Tutela della Salute di Milano. Parla della riapertura delle scuole.
«Misurate sempre la febbre ai figli a casa prima di mandarli a scuola e ditegli di lavarsi spesso le mani».
Demicheli si dice «preoccupato ma non catastrofista» per il ritorno in aula degli studenti.
«Il rischio non risiede nella scuola in sé: abbiamo ragionevoli certezze rispetto al fatto che i ragazzi e i bambini non solo si ammalano in modo meno grave ma sono anche meno contagiosi. Non c’è un rischio epidemiologico specifico o diverso rispetto ad altri contesti. Il cuore del problema sta nella quantità di persone che si muoveranno per andare a scuola e nella moltiplicazione di contatti. C’è una dose di incertezza per le conseguenze».
Occcore attenzione.
«Prudenza nei comportamenti individuali. Attenzione: prudenza però non vuol dire terrore. Abbiamo attivato un servizio di promozione della salute che nell’ultima settimana ha ricevuto centinaia di richieste di chiarimento sulle regole e i protocolli per un ritorno in aula in sicurezza. La prima regola è il buon senso. Se un bambino sta male non deve andare a scuola in ogni caso anche se non si tratta di Covid. Quindi i genitori misurino la febbre prima di uscire e in caso di sintomi chiedano consiglio al pediatra: come facevano prima».
E, se si verifica un caso di positività a scuola,
«I presidi non devono andare subito alle estreme conseguenze, al blocco. Vanno contattati i dipartimenti di prevenzione che valuteranno. Le famiglie collaborino ma non è detto che alla prima linea di febbre sia Covid. Attenzione e prudenza ma niente panico. Nei paesi che hanno già affrontato la nuova stagione invernale come l’Australia le misure di contenimento e prevenzione messe in atto per il Covid si sono rivelate efficaci anche per evitare una diffusione massiccia dell’influenza stagionale e si sono così evitati centinaia di decessi legati all’influenza».