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Libero: coronavirus, non è vero che gli anziani guariscono più di prima

La domanda nasce dalla guarigioni eccellenti di Berlusconi e Briatore, ma dati alla mano anche a marzo la percentuale degli anziani che morivano non era altissima

Libero: coronavirus, non è vero che gli anziani guariscono più di prima

Perché gli anziani guariscono più di prima?

È la domanda che in molti si pongono non solo per i numeri, ma soprattutto per le due guarigioni eccellenti di Silvio Berlusconi (84 anni) e Flavio Briatore. Lo stesso Zangrillo ha affermato che a marzo Berlusconi sarebbe morto, questo lascia pensare che qualcosa sia cambiato. Ma Libero propone i dati a supporto invece della tesi del professor Massimo Galli, primario di Malattie infettive del Sacco di Milano, che dice

«Anche nella prima fase dell’epidemia la maggior parte degli anziani contagiati si salvava»

I numeri gli danno ragione perché confermano

la fascia di età tra 80 e 89 anni è quella con il tasso di letalità più alto, è vero. Ma comunque è al 34,1 per cento, un dato altissimo e drammatico, che ci dice anche altro: la maggioranza, nella fascia di età di Silvio Berlusconi si è salvata, visto che il 65,9 per cento è sopravvissuto. Anche nella prima fase. Nella fascia di età di Flavio Briatore (70 anni compiuti in aprile) le statistiche dell’Istituto superiore di sanità indicano un tasso di letalità del 25,9 per cento, dunque molto elevato. Significa, però, che, in media, 3 pazienti su 4 di Covid di età compresa tra i 70 e i 79 anni normalmente si salvano.

La differenza non la fa il virus dunque ma il livello di organizzazione sanitario, l’evoluzione delle cure e il fatto che gli anziani siano diventati più prudenti. Anche oggi, conferma Galli, molti anziani delle Rsa sono guariti dal Covid

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