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Fede: «Il mio sogno è che Berlusconi mi ripeta ‘È come se ci conoscessimo fin da ragazzi’»

Alla Stampa commenta la positività del Cavaliere: «Non penso proprio che abbia fatto feste o cose del genere. Il professor Zangrillo lo ha certamente sconsigliato».

Fede: «Il mio sogno è che Berlusconi mi ripeta ‘È come se ci conoscessimo fin da ragazzi’»

La Stampa intervista Emilio Fede. Il tema è la positività al virus di Silvio Berlusconi. Fede esclude che il contagio dipenda da una condotta superficiale del suo ex editore.

«Non penso proprio che abbia fatto feste o cose del genere. Il professor Zangrillo lo ha certamente sconsigliato».

Gli viene chiesto se a contagiare il Cavaliere possa essere stato Briatore:

«Impossibile saperlo. Con lui eravamo amici, ma da quando ho avuto problemi giudiziari non l’ho più sentito. Non so neanche se con Berlusconi siano tanto amici».

Di certo, per lui, non è stata la figlia, Barbara.

«Improbabile, i figli gli vogliono così bene che saranno stati sicuramente attenti».

Fede difende l’amicizia con il Cavaliere.

«Il nostro rapporto non finirà mai. Per questo ogni tanto ci sentiamo ancora».

E racconta l’episodio che secondo lui descrive meglio il loro rapporto.

«Sembrerà banale, ma tornavamo dalla Sardegna col suo aereo. Era brutto tempo e lui, anche se non lo ammette, ha paura di volare. Mi chiedeva di guardare dal finestrino al posto suo per non guardare fuori. A un certo punto mi ha preso la mano e mi ha detto: “È come se ci conoscessimo fin da ragazzi”. Il mio sogno, oltre alla buona salute di mia moglie Diana, è che me lo ripeta»

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