«Forniremo noi le mascherine alle scuole. La didattica a distanza deve essere usata solo nelle scuole secondarie, nelle altre è importante garantire la presenza in classe»
Ospite della redazione del Corriere della Sera, il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha risposto ad una serie di domande sulla riapertura delle scuole.
Sulle mascherine e la mancanza dell’obbligo, alle scuole superiori, di tenere la mascherina in aula.
«Nessuno vieta al ragazzo di tenerla, le forniremo noi. Ma se c’è il metro di distanza, lo studente può abbassarla. Nessuno gli vieta di fare il contrario. È obbligatoria solo in fase di movimento».
Il ministro ha aggiunto:
«La scuola ha fatto in pochi mesi quanto non fatto in 20 anni. Sono state date risorse a scuole per acquistare quello che mancava. Abbiamo stabilito linee guida e abbiamo fatto formazione. Ritengo che la didattica a distanza debba essere usata solo nelle scuole secondarie, nelle altre è importante garantire la presenza in classe».
Sugli studenti fragili e la possibilità di seguire le lezioni online per chi è costretto a rimanere a casa:
«Abbiamo pronta una ordinanza per gli studenti fragili. Diamo questa possibilità, nulla vieta nel momento in cui ci sono attrezzature a scuole di videocollegarsi anche a chi ha un banale raffreddore. Più la scuola è inclusiva e meglio è. Da parte personale c’è tutta la buona volontà».
Sulle preoccupazioni dei genitori per orari ridotti e per come conciliare orari lavorativi e ingressi scaglionati.
«In 6 mesi dovevamo chiudere l’anno scolastico precedente. Lo so che stiamo chiedendo sacrifici, serve equilibrio tra tornare a scuola e tutto il resto, impossibile pensare che tutto resti come prima. Tutti noi dovremo rinunciare a qualcosa, non facciamo l’errore di pensare che la scuola negli anni passati fosse perfetta. Siamo in pandemia, un miliardo di studenti nel mondo è ancora a casa».