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Razzismo, Sky Sports dà ai suoi telecronisti le liste con le frasi da evitare (non tutti gradiscono)

La differenza abissale tra il Regno Unito e l’Italia. Anche se alcuni telecronisti si sono lamentati: «Non abbiamo idea che alcune frasi possano essere razziste»

Razzismo, Sky Sports dà ai suoi telecronisti le liste con le frasi da evitare (non tutti gradiscono)

C’è un abisso tra il dibattito sul razzismo – anche quello collaterale – nello sport e nel calcio che va avanti da settimane nel mondo anglosassone e il nulla assoluto che rimbomba in Italia. Lo studio danese che ha analizzato le telecronache dei principali campionati europei scoprendo che i giocatori vengono “commentati” in maniera diversa, a seconda del colore della pelle e di “stereotipi razziali profondamente radicati”, da noi non se l’è filato praticamente nessuno. Ha fatto nel frattempo il giro del mondo, New York Times compreso. E comincia ad avere un seguito fattuale. Ovviamente in Inghilterra.

Sky Sports sta redigendo un elenco di frasi che ritiene possano essere offensive, e sta avvertendo i propri commentatori di non usarle. Secondo il Daily Mail ai telecronisti e agli inviati sono state inviate una serie di e-mail con le frasi off-limits, con un attenzione al dettaglio davvero impressionante.

Per esempio c’è scritto di non usare l’espressione “nitty-gritty“, che l’Oxford English Dictionary spiega come “I fondamenti, le realtà o i fatti di base di una situazione o un soggetto. Il nocciolo della questione”. Ma l’espressione, in inglese, pare si riferisca ai detriti, come i pidocchi o la sabbia, lasciati sul fondo delle navi degli schiavi svuotate dopo lunghi viaggi. Insomma, seppur innocua, il collegamento storico con la schiavitù la rende sgradevole, sgarbata.

Sky Sports tiene sessioni di aggiornamento con presentatori, giornalisti e commentatori in cui viene discussa l’importanza del linguaggio che usano per descrivere atleti di diversa estrazione. Alla luce delle recenti questioni sollevate dall’uccisione di George Floyd negli Stati Uniti e dalla maggiore attenzione al razzismo che ha generato, hanno organizzato sessioni extra con la Professional Footballers ‘Association e Kick it Out. L’emittente si è concentrata sul linguaggio usato, soprattutto quando si discute di storie e questioni riguardanti il ​​movimento Black Lives Matter.

Tuttavia, le e-mail non sono piaciute ad alcuni membri dello staff. Uno ha affermato che ora si ritrovano ad affrontare “un campo minato” mentre sono in onda, aggiungendo: “Ci sono frasi che la maggior parte delle persone non ha assolutamente idea che possano causare offesa e per le quali, a dire il vero, sarei stupito se le persone davvero si sentissero offese. Rendono più difficile quello che è già un lavoro difficile. Ci sono cose ovvie che non dovrebbero essere dette, e penso che tutti siano d’accordo sul fatto che l’educazione su questi temi debba migliorare, ma stiamo inciampando su noi stessi”.

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